Il presidente del Vicenza alza l’asticella della sua squadra parlando alla Gazzetta dello Sport.
MIGLIORAMENTO. “Assolutamente sì, dobbiamo migliorarci sapendo che sarà un campionato ancora più competitivo. Ci sarà da divertirsi. Il nostro mantra è quello di migliorarci sempre. La strada è tracciata, dobbiamo proseguire. Il nostro approccio è sempre stato di cauto entusiasmo. Vogliamo vincere ma nel calcio bisogna saper programmare e gestire, non fare un exploit di uno o due anni e poi dover ripartire da zero. Il primo anno in B? Il campionato è molto bello e mai scontato. Mi sono divertito tantissimo. A me non piace fare i campionati banali, sempre meglio lottare fino all’ultimo: mi piace la competizione”.
VICENZA IN A. “Quando saremo posizionati tra le prime cinque. Non vogliamo illudere i tifosi, siamo chiari e trasparenti: in A ci vogliamo arrivare nel giro di tre anni, ma lo sport regala sempre sorprese, nel bene e nel male. Diciamo che ci piacerebbe andare ai playoff, ma dobbiamo sudare. Calciatori? A me piacciono i giocatori con la cazzimma, che mordono il campo. E qualcuno c’è già: Lanzafame, se riusciamo a tenerlo, sarebbe un bel colpo perché ha dimostrato di avere quelle qualità. Siamo poco inclini ai giocatori estroversi e poco costanti. Ci piacciono i giocatori bandiera, che rappresentano la società, magari cresciuti nel settore giovanile. Anche in società, o con Di Carlo: vogliamo portare avanti la vicentinità”.
DI CARLO E MERCATO. “Con il mister ci siamo chiariti su quello che vogliamo fare e quello che ci serve e l’ho visto molto carico: penso che stia soffrendo in vacanza e voglia tornare in fretta a lavorare. Il mercato? Un po’ di spazio c’è. Non sarà un mercato alla Monza, ma mirato. Il Venezia non ha fatto tante operazioni, le poche sono state fatte bene ed è stato premiato. Inseriamo elementi per fare il salto di qualità”.
Noi pure