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Gabriel: “Tanta ambizione e un po’ di rabbia”

L’ex Perugia elogia il gioco espresso da Liverani con il Lecce, già affrontato da avversario, e esprime voglia di far parte del progetto giallorosso.

Gabriel Vasconcelos Ferreira arriva a Lecce dopo una serie di esperienze che non hanno dato seguito alla miriade di successi toccati nel calcio giovanile con la maglia del Brasile. Lecce si rivelerà una tappa importante dopo le parentesi con Milan, Napoli, Cagliari, Empoli, Carpi e Perugia. Il brasiliano riconquista la Serie A dopo due annate (Empoli e Perugia) spese da titolare in cadetteria.

APICE. “C’è tanta ambizione e un po’ di rabbia. In Brasile non ho mai giocato in prima squadra, al Milan arrivai da ragazzino . Tutti i giri in Italia mi hanno dato bagaglio e esperienza, arrivo nel momento migliore della mia carriera. Cercherò di fare il mio meglio giocandomi ogni opportunità”.

STAGIONE PASSATA.L’anno scorso ci sono state due belle partite. Qui, lo 0-0, fu aperta. Si vedeva il bel gioco del Lecce, loro volevano costruire, dominare, si vedeva organizzazione. Mi farà piacere vedere da vicino questa idea tattica. Ho avuto tanti allenatori bravi ho imparato un po’ da tutti”.

IL RUOLO. “Penso che ora il portiere è un calciatore aggiunto in fase di costruzione, con Nesta partecipavo parecchio alla costruzione e non penso che quest’anno cambierà. Voglio imparare il più possibile per contribuire”

LA CATEGORIA.In A c’è differenza di caratura tra squadre. Ognuno di noi avrà una grande importanza, servirà compattezza e gruppo. Il Lecce è in A per il fatto di essere un gruppo, ora servirà ancor più unità. Le difficoltà ci saranno, ma stando insieme si supereranno”.

COMPAGNI. “Vigorito mi ha fatto una buona impressione, da avversari ci siamo sempre salutati. Lo conosco già. Ho giocato sei mesi con Tachtsidis, l’ho chiamato prima e mi ha parlato bene di questa piazza. Incoraggiamenti? Sì, ma avevo già le idee chiare, Lecce è il progetto ideale per me”.

NUOVE REGOLE. “Adesso si può costruire in area, non si può fare la doppia carriera. Proveremo i dettami in ritiro e ci adatteremo. Non ho un numero di maglia preferito, mi piacciono l’1 e il 13.”

ENTUSIASMO. “Il pubblico è fondamentale, soprattutto adesso che si vivono cose nuove per quest’ambiente. Se si ha sintonia squadra-ambiente arriveranno risultati”.

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