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Lapadula: la tensione, la rabbia e una partita già attesissima

L’attaccante italoperuviano ha lasciato già il segno con la sua conferenza stampa di presentazione al Lecce. In ogni parola si percepiva l’importanza che questa scelta può rappresentare per la carriera

Gianluca Lapadula è il primo colpo in entrata dell’attacco del Lecce. La punta, arrivata in prestito con diritto di riscatto dal Genoa, ha scelto il Salento per un rilancio atteso da due anni.

La conferenza stampa merita una trattazione importante per tracce e impressioni rilasciate ai presenti. La sala stampa “Sergio Vantaggiato”, in silenzio tombale, ha ascoltato i toni lenti delle parole scandite da Lapadula. Non è stata però la classica trattazione di argomenti con i cliché da presentazione. In un crescendo costante, il bomber ha usato parole eloquenti, decise, intervallate da silenzi importanti.

Della rabbia abbiamo già fatto adeguata menzione nel virgolettato riportato a taccuini chiusi (leggi qui le parole di Lapadula). Il classe 1990 ha ovviamente fatto il paragone tra il Lapadula che ha fatto impazzire Italia e Europa con la maglia del Pescara, conquistata anche grazie all’altro exploit di Teramo. Dall’altra parte, si è ricordata l’immensa gavetta percorsa in ogni dove.

L’apice toccato al Milan è poi una parentesi controversa: minutaggio non paragonabile a quello delle altre punte, bottino discreto, infortuni ma conferma fallita che ha, forse erroneamente, creato un alone immaginario già sbagliato. Al Genoa poi il patatrac. Altri guai fisici che, misti all’applicazione di un modulo non congeniale alle caratteristiche tecniche e a scelte tecniche diverse, rendono Lapadula lontano dai grandi riflettori da due stagioni.

Partiamo dal passato recente: il Genoa. Nel fiume di dichiarazioni rilasciate ieri, quando si è toccato l’argomento-rossoblù, il tono del ragazzo è cambiato. La voglia di rivalsa che è un po’ il fattor comune di tutti i nuovi arrivi al Lecce è diventata furore. “Non mi volevano vedere nemmeno in cartolina. Le scelte societarie vanno rispettate, sono rimasto dispiaciuto da come mi hanno trattato. In nessuna intervista ho parlato male del Genoa“. Parole eloquenti, dette in modo eloquente.

Il 29 o il 30 luglio, al momento dei calendari, lo immaginiamo, l’occhio di Lapadula cercherà subito gli incroci con la squadra di Preziosi, lo ricordiamo, proprietaria del cartellino. Genoa-Lecce sarà un match da non perdere per l’italoperuviano.

Alla domanda su un possibile proclamo ai tifosi del Lecce, Lapadula ha regalato il secondo apice emotivo. Il “non faccio promesse, ho fatto una promessa a me stesso ma a Lecce e alla città non ne posso fare” può sembrare una dichiarazione molle, ma, detta in un ambiente così, è sintomatica di conoscenza dei propri mezzi e voglia di rispondere subito coi fatti, riducendo a zero le parole pur belle.

Lapadula, a Lecce, potrebbe capire definitivamente il suo destino. Nei due campionati passati è crollata parte del castello, costruito con sacrificio, gol e assist, che lo ha portato fino a San Siro. Dei nuovi arrivati finora, senza mancare di rispetto agli altri, Lapadula è quello più arrabbiato. In questo momento si dovrebbe usare un termine un po’ più eloquente, scurrile, che tutti avete compreso, ma l’idea è chiara. “Farò anche l’impossibile”, ha postato nella serata di ieri l’ex 9 ligure. Il primo obiettivo è focalizzato: fare bene nel ritiro di Santa Cristina.

Scopri qui la carriera e i numeri di Gianluca Lapadula

Qui il primo post su Instagram da calciatore del Lecce

 

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[…] sarà una partita importante per Gianluca Lapadula, seconda di significati, per sua stessa ammissione, solo alla trasferta in casa del Genoa. Il Diavolo, per Lapa, rappresenta l’apice della […]

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4 anni fa

Credo molto nella voglia di rivalsa di questo giocatore.
Giocatore forte che può diventare fortissimo con il gioco del mister.
Dai Gianluca, le motivazioni non ti mancano e il Salento saprà aspettarti.

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