Stefano Casale, come Mancosu oggi, fu uno dei protagonisti della doppia promozione dalla C alla A e firmò lo storico successo a San Siro. Ora sogna nel bis dei ragazzi di Liverani.
È IL MOMENTO – “Spero che oggi, all’impresa che compimmo nel ’97 se ne possa aggiungere un’altra. Sarebbe ora che al colpaccio messo a segno dal mio Lecce se ne aggiunga un altro e la squadra allenata da Liverani potrebbe davvero giocare uno scherzetto al Milan attuale”.
QUELLA PARTITA – “Affrontammo l’undici all’epoca diretto da Capello con la consapevolezza che tutti ci considerassero alla stregua di una vittima predestinata, così scendemmo in campo con la mente sgombra da ogni pressione. Di fronte avevamo giocatori del calibro di Boban, Savicevic, Donadoni, Weah, Costacurta, Desailly e Albertini. Sbloccammo il risultato con Govedarica e durante il recupero del primo tempo ci fu assegnato un rigore. Mi presentai sul dischetto e feci centro, portando il Lecce sul 2-0. Nella ripresa, i nostri rivali ridussero distanze grazie ad un autogol di Cyprien. Bisogna aggiungere che pochi minuti dopo la nostra prima rete, fu espulso Savicevic. Insomma gli episodi ci furono favorevoli a dovere per meritare un risultato che è rimasto nella storia giallorossa. Mi auguro che oggi sia un giorno buono”.
IL MILAN – “Quello visto all’opera fino ad oggi è un povero diavolo, non so se l’esonero di Giampaolo e l’avvicendamento con Pioli possano avere mutato la situazione in maniera radicale. La rosa rossonera ha una cifra tecnica superiore rispetto a quella giallorossa, ma Falco e compagni hanno dimostrato di sapere sfruttare molto bene i maggiori spazi che gli avversari concedono loro quando sono impegnati tra le mura amiche”.