I rossoblu costretti a spendere energie importanti per avere la meglio dei marchegiani cadetti tra le mura amiche. E ora Thiago Motta può studiare Liverani.
Poteva essere un martedì pomeriggio tranquillo, e invece il Genoa ha dovuto strafare. Nel quarto turno di Coppa Italia i rossoblu hanno ospitato l’Ascoli a Marassi, riuscendo a batterlo per 3-2 dopo una battaglia lunga e ben più dispendiosa del previsto.
Thiago Motta ha risparmiato ben pochi tra i suoi uomini di riferimento. Rispetto all’undici titolare visto con il Torino, solo Radu, Ghiglione, Schone e Favilli non sono scesi in campo quest’oggi. La gara sembrava essersi messa bene per i genovesi, portatisi in vantaggio quasi subito con Pinamonti al termine di una bella azione sulla destra rifinita dal polacco Jagiello.
La ripresa ha visto tutt’altra storia, con l’Ascoli capace per lunghi tratti di fare la partita. L’atteggiamento marchigiano è stato premiato dall’ex Lecce Beretta, che ha sfruttato tutti i limiti di una difesa genoana malmessa per battere Jandrei. Pochi minuti ed il sorpasso è stato servito dalla sfortunata deviazione di Criscito, che ha messo alle spalle del proprio portiere il cross di Gerbo. L’orgoglio del Grifone alla fine l’ha fatta da padrona, e lo stesso Criscito prima e bomber Pinamonti poi hanno operato la contro-rimonta.
Per il Genoa è passaggio del turno, dove se la vedranno con il Torino. E ora Motta si potrà finalmente concentrare sulla delicata situazione in campionato dei suoi, che domenica saranno di scena a Lecce. Un match a cui i rossoblu potranno arrivare con un giorno di riposo in più, e dopo aver studiato le mosse di Liverani sempre in Coppa con la Spal.
Ora pensiamo a VINCERE a Ferrara