Il portiere rumeno del Genoa, di proprietà dell’Inter, è ormai chiuso da Mattia Perin. Il procuratore ha provato a sondare la disponibilità dei salentini, con esito negativo.

Il mercato non si ferma neanche nel weekend. Un’altra idea sull’ideale asse Genoa-Lecce è però destinata a tramontare prima di nascere. Dopo Lapadula e Rossettini, passati dalla Liguria al Salento, e la trattativa in corso per Saponara, con la Fiorentina a tessere l’andamento, balla anche il nome di Ionut Radu.

Il 22enne estremo difensore del Genoa è finito in panchina dopo l’arrivo di Perin, già titolare nella vittoria con il Sassuolo. I diritti di proprietà sul cartellino di Radu sono detenuti dall’Inter, che non vorrebbe perderlo a titolo definitivo per farne un futuro dodicesimo di Handanovic.

La manovra del club di Preziosi però non è andata giù a Crescenzo Cecere, procuratore di Radu che, intervistato da tmw, ha chiosato: “La posizione di classifica del Genoa non dipende certo da Radu, per vincere le partite bisogna fare gol. Rispettiamo la scelta del Genoa, ma il modo in cui è stata fatta è una mancanza di rispetto verso il giocatore. Ci sono stati cinque allenatori, tutti hanno promosso Radu. Nicola ha deciso che Perin è il titolare del Genoa, quindi il ragazzo continuerà a fare il suo percorso di crescita altrove”.

E poi: “Ci stanno contattando diverse società in Italia e all’estero perché Radu è uno dei portieri più forti del panorama internazionale sul mercato in questa sessione, ma abbiamo sposato il progetto Inter e la stessa società non ha intenzione di privarsi di Radu. La cosa più giusta oggi è tornare in nerazzurro, non ha alcun senso restare al Genoa. Siamo delusi dal Genoa che ha fatto i suoi interessi non rispettando il lavoro e l’operato del ragazzo che l’anno scorso ha disputato una grandissima stagione”.

Stamattina, la Rosea ha riportato la proposta fatta al Lecce. Da Saverio Sticchi Damiani, però, è arrivato un secco no: il Lecce in questo momento non ha bisogno di portieri. Gabriel e Vigorito, seguito in B dal Chievo Verona, danno sufficienti garanzie.