Le condizioni non perfette di Gabriel, rientrato ieri in sede, prospettano la riproposizione tra i pali del sardo. Al San Paolo, sarebbe la terza presenza stagionale per il portiere che esordì in Serie A il 31 gennaio 2010 in Cagliari-Fiorentina.
Mauro Vigorito si prepara ad affrontare il tridente offensivo di Gennaro Gattuso. A cercare di insidiare le folate di Politano, Milik e Insigne (più Callejon e i subentrati potenziali) ci sarà verosimilmente l’eroe della promozione in A.
Il titolare Gabriel Vasconcelos è tornato ieri in sede dopo le terapie a cui si è sottoposto a Torino per contenere la lombalgia alla schiena, dovuta a traumi e/o eccessiva stimolazione muscolare. Il brasiliano ha lavorato in differenziato e in questi ultimi allenamenti si testeranno le condizioni, anche se al momento appare improbabile un suo impiego.
Strada aperta quindi ancora una volta al 29enne di Macomer, parte della colonia sarda del Lecce insieme a capitan Mancosu e Deiola. Il Lecce, a gennaio, ha respinto le avances del Chievo, interessato alle sue sorti, e ha raggiunto l’accordo per il prolungamento del contratto sino al 2022.
E’ un momento positivo quindi per Vigorito, al centro di questa stagione dopo le panchine dietro a Gabriel. La prima presenza dall’inizio, nella scorsa gara con il Torino, è coincisa con la tanto desiderata vittoria in casa, centrata appannaggio del Torino con un netto 4-0. Un bel riscatto dopo l’amaro debutto in A con il Lecce, giunto a gara in corso col Verona e bagnato dal fallo che ha portato al definitivo 3-0 di Pazzini.
Al Via del Mare, Vigorito ha svolto bene l’ordinaria amministrazione. Il gol subito a fine del primo tempo, sulla punizione di Belotti deviata da De Silvestri, è stato annullato giustamente dalla terna arbitrale per fuorigioco del terzino granata. Nella ripresa, con il Lecce in triplo e quadruplo vantaggio, sono arrivate delle pregevoli parate. La più significativa nel finale, quando il numero 22 ha chiuso la porta a Belotti con una puntuale uscita bassa.