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Eremenko, il talento inespresso di Zeman ora a caccia di futuri campioni…in Lettonia

Dopo aver appeso le scarpette al chiodo nel 2016 è diventato direttore sportivo. Ora è allo Spartak Jurmala, dove militano anche papà e fratello minore.

Nel 2004/2005 il Lecce ha potuto vantare una delle rose più colme di talenti della sua storia. Da Vucinic a Bojinov, da Ledesma a Cassetti, da Giacomazzi a Dalla Bona, Valdes e Pinardi, il collettivo zemaniano poteva vantare qualità indiscutibili, eccelse per un club piccolo come quello salentino. Tra i pochi talenti non sbocciati alla corte del boemo, a spiccare fu il più “esotico” tra gli innesti estivi di Corvino: il finlandese di origini russe Aleksej Eremenko jr.

Classe 1983, appena 21 nell’anno del suo arrivo nel Salento, giunse con un curriculum già forte di 75 presenze e 12 reti tra i professionisti. Quasi tutte con la maglia dell’Hjk Helsinki, con la quale disputò anche i preliminari di Champions League. Il nome forse meno conosciuto, ma senza dubbio tra i più attesi dai tifosi salentini che non vedevano l’ora di ammirare l’opera dell’eclettico fantasista, capace di giocare in ogni ruolo di centrocampo e attacco.

A Lecce Eremenko jr, conosciuto così in quanto omonimo di papà Aleksej, non lascia però un gran ricordo di sé. Nello storico anno di Zeman per lui saranno 27 gare in campionato, di cui solo 5 da titolari, 0 gol e 2 assist con Cagliari e Lazio. Quasi sempre da mezzala, quasi sempre a dar respiro a Sam Dalla Bona. Troppi pochi guizzi per uno arrivato con grandi attese da parte di tutti.

La stagione successiva alla corte di Gregucci sembra iniziare per lui da protagonista, subito titolare a Livorno. Ma è un’illusione: lui gioca un po’ di più ma il Lecce va male, e con l’esonero del tecnico non vede praticamente più il campo. A gennaio la sua strada e quella dei giallorossi si separano definitivamente: Eremenko va al Saturn, nella Russia patria paterna.

Poi, nei successivi 10 anni di calcio giocato, anche Scozia, Ucraina e Kazakistan oltre a tanta Nazionale finnica (57 caps e 14 reti), prima di far ritorno in Finlandia e chiudere la carriera al Sjk nel 2016. Il post vita di un calciatore il cui talento non ha avuto lo stesso successo di quello del fratello Roman, protagonista in Europa con Dinamo Kiev, Udinese, Cska Mosca e ora Rostov, è stato ed è dietro la scrivania.

Dall’estate 2018 Aleksej jr è direttore sportivo dello Spartak Jurmala, Serie A della Lettonia, dove è arrivato su suggerimento dell’altro fratello Minore, il 21enne Sergej. E dove ha portato poi, come allenatore, il padre Aleksej sr, in una sorta di reunion familiare sulle sponde del Mar Baltico.

La sua mission l’ex centrocampista del Lecce non l’ha mai nascosta: non portare lo Spartak al titolo, ma fare soldi. Lo ha ripetuto in ogni intervista, sottolineando come sia, assieme al suo staff, alla continua ricerca di talenti lettoni ma soprattutto dal calcio africano. E proprio del continente nero Eremenko si è dichiarato grande esperto, pronto a puntarci forte per la crescita, soprattutto economica, del suo nuovo club.

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Massy
Massy
4 anni fa

Bidone

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4 anni fa

Che nostalgia <3

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4 anni fa

mi ricordo eccome, aveva buona tecnica. peccato

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