L’ex calciatore di Juventus e Inter, candidato alla Presidenza dell’Associazione Italiana Calciatori, dice la sua sull’opportunità o meno di un taglio agli ingaggi dei calciatori dato il periodo di stop forzato.
UN SEGNALE. “Non credo sia obbligatorio chiedere ai calciatori di decurtarsi lo stipendio e non è giusto imporlo, ma rinunciare a qualcosa potrebbe essere un segnale di vicinanza per i tifosi e per i cittadini che soffrono”.
Questa invece la posizione di Umberto Calcagno, attuale vice presidente Aic, e sfidante dello stesso Tardelli per la poltrona di numero uno.
VOGLIAMO SOSTEGNO. “Abbiamo bisogno di sostegno da parte del Governo. Il calcio paga un miliardo di tasse allo stato. È importante che qualcosa, in un momento del genere, venga restituito per aiutare il sistema. Tutta la federazione viaggia compatta su questo fronte”.
chiaramente i calciatori dei grandi club
Soprattutto gli ingaggi più grossi, delle società maggiori.
sopratutto uno schiaffo ai papponi parlamentari
Potrebbe ???