Dopo tante dichiarazioni di direzione opposta, adesso il premier nipponico Abe, spinto dalle pressioni delle federazioni nazionali, si dice disposto a valutare il sempre più probabile rinvio.
Dopo tornei nazionali ed internazionali di ogni sport, ora anche le Olimpiadi di Tokyo 2020 potrebbero essere rinviate. Nelle settimane precedenti sia il Cio che il governo giapponese si erano detti certi che la rassegna olimpica si sarebbe potuta svolgere, come previsto, a fine luglio di quest’anno. Salvo, per forza di cose, ripensarci nelle ultime ore.
Spinti dalle opinioni delle federazioni nazionali (Australia e Canada avevano addirittura dichiarato che non avrebbero inviato a Tokyo propri rappresentanti), gli organizzatori hanno così aperto per la prima volta allo spostamento, di mesi o di un anno, della manifestazione. Il tutto espresso chiaramente dalle parole del premier del Giappone Shinzo Abe.
“Se diventa difficile organizzare i Giochi secondo il programma iniziale, dobbiamo decidere di posticiparli, dando la priorità alla salute degli atleti – le parole del primo ministro durante una sessione parlamentare – Anche se il Cio avrà l’ultima parola sulla decisione finale, siamo d’accordo sul fatto che una cancellazione dell’evento non rappresenta un’opzione”.