Il capitano giallorosso parla degli inizi di carriera al Corriere di Romagna, ma ovviamente non manca un accenno a Lecce e alla sua esperienza in Salento.
IDOLO A LECCE. “È una bella soddisfazione. La mia carriera era svoltata positivamente anche dopo Siracusa, sia a Benevento che a Caserta è stato un crescendo costante (26 gol complessivi, ndr), ma la vera consacrazione è arrivata l’anno scorso in serie B a Lecce: promozione in A con 13 gol segnati giocando da centrocampista”.
UN TUTOR PER I RIGORISTI. “Per adesso sta andando bene. Dopo averne sbagliati due di seguito in serie C, ho cambiato modo di calciarli per rendermi più sicuro. Credo che la freddezza dal dischetto sia decisiva”.
STOP FORZATO. “Premesso che si dovrà risolvere questa emergenza e che per un po’ di tempo non tutto tornerà come prima, mi auguro che la stagione possa concludersi. Personalmente mi stavo divertendo, il Lecce se la stava giocando alla grande e avevamo messo assieme i punti per in linea con il nostro obiettivo salvezza”.
MANTENERE LA FORMA. “Corro nel proprio giardino e seguendo un programma personale”.
GOL PIU’ BELLO. “Il gol all’Inter mi ha dato molte più emozioni”.