Il vice presidente della UEFA ha parlato del futuro del calcio europeo in esclusiva per La Gazzetta dello Sport.
RIPRESA DEI CAMPIONATI. “La scelta di quando riprendere allenamenti o campionati non spetta all’Uefa, ma è demandata ai governi nazionali in base alle disposizioni sulla salute pubblica e poi a federazioni e leghe. Nelle linee guida dell’Uefa non c’è quando o se riprendere un campionato”.
PORTE CHIUSE. “Porte aperte e porte chiuse sono scelte dei governi nazionali. Proprio come accadde per Atalanta-Valencia e Liverpool-Atletico Madrid, partite che hanno creato polemiche. La speranza di tutti è tornare per gradi alla normalità̀. Nei momenti difficili come questo bisogna trovare unità e fiducia, mostrando responsabilità̀ e credibilità̀. Questi sono i pilastri sui quali stiamo costruendo il futuro del calcio”.
30 GIUGNO. “Il 30 giugno è la data che segna la fine della stagione sportiva, della chiusura dei bilanci e dei vincoli contrattuali dei giocatori. Per prolungare il termine di chiusura dei bilanci servirà̀ un decreto legge per superare il vincolo civilistico. Per i contratti dei giocatori invece serve una disposizione della Fifa, ma c’è disponibilità̀ a farla”.