Sarebbero quasi la metà le società del massimo campionato italiano a “sfruttare” la situazione per non adempiere ai propri doveri. A renderlo noto un reportage di Repubblica.
Mentre è alta la concentrazione dei vertici del calcio italiano sul tema ritorno in campo, c’è un altro aspetto sul quale club e calciatori sono faccia a faccia, spesso anche duramente, da mesi: quello degli stipendi. Tra proposte di tagli, richieste di sicurezze ed argomentazioni affini, si è andato ad alimentare un caos complessivo dal quale c’è chi cerca di trarre vantaggi.
Nonostante sia stato raggiunto una sorte di accordo preventivo in cui gli atleti sarebbero disposti a rinunciare ai diritti economici di aprile e metà maggio, c’è chi prova ad esagerare. Secondo quanto raccolto da Repubblica, infatti, minimo sei società di Serie A non starebbero pagando i propri calciatori da almeno gennaio. Una situazione che potrebbe non sbloccarsi prima di giugno. Il tutto ad alimentare incertezza e polemica attorno al calcio italiano.