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Palaia: “Il rischio zero non esiste, ma ora bisogna provare a ripartire”

Il responsabile sanitari0 del Lecce ha parlato a Repubblica (edizione di Bari, intervista di Enzo Tamborra) della probabile ripartenza degli allenamenti e della Serie A.

PANDEMIA. «In cinquant’anni da medico sociale, non immaginavo mi dovesse capitare anche questa. Questa situazione ci ha fatto vivere tanto tempo in famiglia e questo è un aspetto da non sottovalutare. Ora che si torna in campo, invece, giusto modificare certi comportamenti deprecabili tipici solo del calcio: avete mai visto in altri sport atleti che sputano per terra?»

FIDUCIOSO PER LA RIPARTENZA? «Bisogna almeno provarci. Sappiamo gli interessi economici che sottendono al movimento calcistico, non sarebbe giusto rinunciare a priori. Fermo restando, che la salute deve essere sempre messa al primo posto. La curva dei contagi va sempre tenuta sotto controllo, su questo c’è poco da discutere. In campo bisogna andarci con il sorriso».

IERI LA FIGC HA PROROGATO LA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE. «Giusto procedere con cautela, quando tutto sarà messo in chiaro. Il protocollo sanitario aveva aspetti discutibili, ma con una più attenta riflessione tutto si può migliorare».

RESPONSABILITA’ DEI MEDICI. «Credo che un medico sappia perfettamente cosa vuol dire assumersi delle responsabilità».

I GIOCATORI NON VOGLIONO LA CLAUSURA. «E hanno ragione. Vengono già da due mesi vissuti in casa, come si può pensare che restino ancora sotto chiave? C’è anche da calcolare l’aspetto psicologico degli atleti. Io ritengo giusto che tornino a casa e si attengano alle disposizioni sanitarie che valgono per tutti».

QUARANTENA PER TUTTI, IN CASO DI UN POSITIVO. «Mi sembra di avere capito che ci sia disponibilità a fare in modo che i compagni di squadra di un eventuale positivo continuino ad allenarsi».

SITUAZIONE LECCE. «Dal 4 maggio, abbiamo ricominciato con gli allenamenti individuali o a mini gruppi, nel rispetto del distanziamento. Devo dire che c’è una bella atmosfera. I giocatori sono sereni. Loro non vedevano l’ora di ricominciare gli allenamenti all’aria aperta. Gli atleti, nei due mesi di lockdown, si sono sentiti come dei leoni in gabbia. Se questo peserà? Ovviamente questo è un fatto soggettivo. Nel complesso, il calcio senza pubblico è un altro calcio. Magari, però, quando scendi in campo e ti trovi di fronte il Milan (sarebbe il primo avversario dei giallorossi alla ripresa), ti viene tanta adrenalina».

RISCHIO ZERO?Il rischio zero in questi casi non esiste. Diciamo che bisogna fare di tutto per limitarlo al massimo. Tutti i giocatori del Lecce si sono sottoposti al test e sono risultati negativi».

IL BARI SPINGE PER IL RITORNO IN CAMPO. «Mi sembra che abbiano votato quasi tutti per la sospensione di quel torneo. È comprensibile, perché a quei livelli le risorse a disposizione sono limitate».

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