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Gravina: “Il calcio è passione, bellezza e occupazione, doveva ripartire. In caso di nuovo stop due soluzioni”

Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare della situazione del calcio italiano in procinto di riprendere le ostilità.

LUNGIMIRANZA FEDERALE. “Da parte nostra c’è sempre grande attenzione circa gli sviluppi della pandemia per vedere se vi fossero, oppure no, possibilità di ripresa. Ora siamo in una fase meno complessa e c’è questa possibilità. È il momento delicato della programmazione, anche se i rischi sono sempre alti e non dobbiamo abbassare la guardia. Polemiche in Francia per la non ripartenza? L’Italia si è affidata alla rete di relazioni curata bene dall’UEFA, sapevamo che tra i big5 d’Europa non potevamo essere estranei alla ripartenza. In Francia è andata così, ed infatti ci sono tantissime polemiche. Oggi, sotto questo punto di vista, portiamo a casa un risultato importante. Ha influito la nostra determinazione così come la coordinazione con la UEFA, che ci ha inviato spesso indicazioni”.

DIALOGO. “Il calcio italiano esce da questa situazione in maniera rafforzata e armoniosa. Con Spadafora quello di giovedì è stato un incontro tranquillo, di condivisione, a differenza di altri momenti più tesi. Ci siamo liberati di un peso che portavamo tutti addosso da tempo. Il calcio certo ha preso consapevolezza anche dei suoi limiti e dei suoi vincoli. Abbiamo avuto confronti interni, settimanalmente abbiamo avuto momenti di tensione, ma ne usciamo forti, capaci e vogliosi di dare messaggi di speranza. I rischi sono dietro l’angolo, e ora dobbiamo governarli. Dipenderà dal nostro senso di responsabilità e da un pizzico di fortuna. Un momento in cui temevo lo stop? Sì, in certi tempi avevo questa preoccupazione. Mentre convivevamo col mecenatismo e col cialtronismo, mi confrontavo e cercavo di superare i filosofi dell’odio, dei rabbiosi, di tutti quelli che lasciamo tutto come sta”.

IMPORTANZA RIPARTENZA E BASTIAN CONTRARI. “Il calcio italiano doveva ripartire, rappresenta condivisione e aggregazione. Rappresenta il punto di sviluppo di pratiche sociali, ma anche empatia. E soprattutto bellezza e occupazione, valori non monetizzabili che meritano rispetto. Ha una multidimensionalità economica molto importante. E’ stato il periodo più difficile della mia carriera da dirigente? Ma non tanto per me, quanto per il paese e per il calcio. Un momento costellato di accenni di amarezza legati alla capacità di relazionarsi. Sono venuti fuori aspetti chiari ed evidenti e ho capito il vero volto di personaggi che mi circondano. Ho capito che devo fare dei distinguo e accantonare una serie di soggetti che servono solo a negativizzare le cose. Con molta franchezza mi sono attenuto a indicazioni tracciate nelle orazioni di Papa Francesco. Abbiamo capito tante fragilità che abbiamo ma ho capito veramente chi vuole bene e chi ti devi guardare con attenzione. Contrasti politici? Li escludo, sarebbe gravissimo. Mi considero più forte dopo tutto questo caos”.

NUOVO FORMAT. “Se il campionato sarà in grado di partire il 12 settembre del 2020 basterà intensificare qualche data durante la sosta e si chiuderà nei tempi previsti. L articolo 218 del decreto legge, la Norma Gravina, consente alla federazione di adottare norme differenti. L auspicio è di concludere normalmente i tornei, ma pensiamo anche formule alternative“.

PLAYOFF E PLAYOUT. “Li hanno invocati in tanti, per noi sono il piano B. È un piano strutturale chiaro, contenuto all’interno di una delibera del consiglio federale. In caso di sospensione della regular season si farà ricorso al format playoff e playout leggero. Se non si potesse più tornare in campo si arriverebbe invece ad un algoritmo che sarà proposto all’approvazione del consiglio federale dell’8 giugno. Ci sarà un ricalcolo in base al merito sportivo. L’algoritmo proietterà la classifica al momento dello stop, sancendo fine della stagione”.

CONTRATTI. “Questo è un tema molto delicato. La FIFA ha dato indicazioni chiare, alle quali ci atterremo. Cercheremo di arrivare ad un accordo tra le parti, con l’AIC, per la modifica dell’accordo collettivo, uniformando la scadenza del 30 giugno a quella della stagione sportiva“.

ALTRI CAMPIONATI. “La Serie C potrebbe partire il 28 giugno con playoff e playout. Vorrei inoltre riuscissimo a portare a termine la Serie A Donne, sarebbe un grande segnale per il movimento. In questo pensiamo ai primi di luglio”.

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