Prima della vittoria con la Lazio, i giallorossi erano tra i peggiori nell’efficacia offensiva dei colpi di testa. Biancocelesti bersaglio preferito.
Non solo punti e fiducia, ma anche efficacia nei centimetri. E’ quanto ha ritrovato il Lecce grazie al successo di martedì sulla Lazio, quando due colpi di testa di Babacar prima e Lucioni poi hanno consentito a mister Liverani di tornare alla vittoria dopo un’eternità.
Vittoria pesante che permette ai giallorossi di scalare non solo la classifica che conta, quella dei punti, ma anche quella relativa ai gol fatti di testa dalla singola squadra. Con i due dell’ultimo incontro il Lecce è salito a quota 7 centri all’attivo, stanziandosi a metà classifica dopo aver a lungo bazzicato nei bassifondi. A guidare la graduatoria l’Inter a 15, seguita dall’Atalanta a 13 e dal Napoli a 11. A fare peggio di tutti il Sassuolo, con appena due gol di testa.
Salentini, come detto, che salgono a 7. Per Babacar è la prima volta, ed è appena il secondo centro in incornata del Lecce nel 2020 da Lapadula a Napoli. Bis invece per Lucioni, che si era già sbloccato, sebbene inutilmente, a Bergamo nel match d’andata. Un contributo importante lo avevano invece dato due elementi che hanno salutato a gennaio, come La Mantia e Tabanelli. Dell’ariete di Marino i centri con Lazio e, soprattutto, Fiorentina. Del centrocampista quello del pari ancor più importante con il Genoa. Due partenze che, in termini di centimetri, si sono fatte sentire.