Il tecnico del Lecce ha parlato ai canali ufficiali del club presentato il complicato match di domani in casa del Cagliari.

CONTINUITA’. “C’era bisogno della scintilla, ma ora bisogna tenere acceso quel fuoco. Le partite diventano sempre meno ed i punti si fanno più pesanti, bisogna farli. Cerchiamo continuità, di prestazione certo ma, ora come non mai, di risultato. Dobbiamo volerlo fortemente, e per questo serve la consapevolezza di avere la qualità per fare punti ovunque. E’ tutto nelle nostre possibilità“.

CRESCITA. “Credo che sì, il vero Lecce sia quello che abbiamo visto con la Lazio. In ogni gara ci sta soffrire, e anche tanto, questa è la storia di ogni partita grossomodo. L’abilità sta nell’affrontare al meglio ogni fase dei match. Magari sì, con i biancocelesti abbiamo avuto quel pizzico di fortuna che non abbiamo avuto altre volte. Anche martedì abbiamo fatto degli errori, che abbiamo analizzato e che Gabriel ci ha permesso non fossero diventati gol al passivo. Dobbiamo fare meglio in fase di non possesso, incorrere molto meno in disattenzioni per non far tirare troppo in porta l’avversario”.

CAMBI DI MODULO. “Spesso l’impostazione tattica dipende da come sta messo l’avversario. Per esempio con la Lazio il passaggio a tre si è reso necessario nel momento in cui Milinkovic-Savic è diventato attaccante aggiunto. Per due centrali solamente sarebbe stato complicato, sarebbero potuti andare in inferiorità in area”.

RIENTRATI. “Deiola ci sta mettendo qualcosa di veramente speciale per starci. Ha questo problema che non gli permette di allenarsi come vorrebbe. Ci mette gran cuore, è un esempio per tutti e motivo d’orgoglio per, ma non credo abbia in questo momento i 90 minuti, non sono fattibili. Majer sta trovando condizione, può diventare una pedina in più in questa fase importante. E’ normale che, giocando ogni tre giorni, va centellinato il suo rientro e la sua possibilità di giocare i 90 minuti”.

ANCORA KO. “Il decorso di Lapadula sta procedendo bene, ma sul campo non sta facendo praticamente nulla con la squadra. Per avere una data di rientro bisognerà testarlo negli allenamenti di gruppo. Meccariello ha ancora questo fastidio al ginocchio e bisognerà attendere che gli passi, mentre la situazione particolare di Rossettini la conosciamo bene. Gabriel ha svolto regolarmente la rifinitura, ha avuto questo affaticamento e stringerà i denti, come d’altronde Vigorito“.

GENOA. “Viviamo in un mondo in cui si conosce tutto, sarebbe inutile negare ai ragazzi di conoscere il risultato del Genoa. Bisogna anzi imparare a gestire questo tipo di situazioni, non possiamo farci influenzare dal risultato di una concorrente. Consapevoli, in ogni caso, del fatto che comunque vada domenica il campionato è ancora molto lungo“.

CONTEMPORANEITA’. “Queste sono cose che gestiscono ormai le televisioni, contratti alla mano. Credo che giocare in contemporanea nelle ultime tre, con nove punti in palio, sia abbastanza”.

CAGLIARI. “Le insidie sono tante. Non dimentichiamo che il Cagliari è stata la sorpresa del girone d’andata, con una rosa costruita per fare qualcosa di importante. Ha un ottimo mix tra elementi di esperienza, di qualità e giovani di prospettiva. Gli innesti di Nainggolan, Rog e Simeone parlano chiaro, l’idea era quella di disputare in torneo da parte sinistra della classifica. Poi Zenga sta portando avanti un lavoro straordinario, l’avvio rossoblu post lockdown è stato, risultati alla mano, decisamente importante. Sono compatti e giocano bene. Il tutto rende decisamente difficile, per noi, la gara di Cagliari, con un avversario che rispettiamo molto. Ma, dal canto nostro, abbiamo tutte le carte in regola per creare altrettante difficoltà ai nostri avversari di domani. Dovremo fare una gara eccezionale”.

SARDI. “Loro da sempre sono legati alla loro terra. Mancosu e Vigorito su tutti questo legame lo sentono anche quando si allontanano. Per loro non potrà essere una gara come le altre, ma sanno che si stanno giocando qualcosa di importantissimo e di certo daranno il massimo per il loro obiettivo”.