Il tecnico giallorosso commenta con schiettezza lo stato dei fatti a un giorno dalla sfida con il Brescia, partita da conquistare assolutamente per dare un senso al finale di stagione.
UN’ALTRA FINALE. “Come si riparte? Non è facile ma non abbiamo tempo per pensare ad altro. Era una partita fondamentale, lo abbiamo detto, ma credo che oggi quella che andiamo ad affrontare è la definitiva. Col Brescia è una finale. Se non si vince i sogni possono quasi svanire, invece se si vince il fuoco si tiene acceso molto bene”.
PENSIERO A MARASSI. “Cosa penso della gara di domenica? Credo che il pizzico di fortuna ci vuole, e noi siamo in credito su questo. C’è rammarico perché avevamo la partita in mano, la gestivamo. Non avevamo pensieri di subire nel secondo tempo. Gli episodi non ci hanno premiato, ma tornare indietro non serve a nulla. Dobbiamo archiviare il Genoa come tutte le altre e dobbiamo pensare a domani. Potremo o lottare ancora o non lottare”.
PREPARTITA. “La squadra sa che deve vincere rispettando gli avversari con grande umiltà. Dobbiamo vincere per forza perché ci vogliono i punti. Dobbiamo fare una partita attenta, rispettosa di una squadra che viene anch’essa per vincere. Anche loro si giocano un lumicino di possibilità. Noi dobbiamo avere qualcosa più degli altri, tecnicamente, tatticamente di testa e di cuore”.
COME LO SCORSO ANNO. “E’ come tornare indietro all’anno passato. Quest’anno abbiamo perso a Brescia la peggior partita della stagione. Lì c’è stato il peggior Lecce e quindi ci deve rimanere in mente anche quella figura. Vogliamo cambiare la nostra storia, il nostro percorso e la squadra farà una partita tosta. Non ho dubbi su questo”.
PAZIENZA. “La pazienza in questi momenti è obbligatoria. Bisogna sapere quando attaccare, quando non rischiare. E’ normale perdere lucidità e attenzione, ma bisogna limitare gli errori. Non c’è più tempo per recuperarli”.
BABA, FARIAS E CALDERONI. “Marco sta recuperando abbastanza bene, verrà via con noi per la prossima. Babacar e Farias erano stremati a livello muscolare. Vanno valutati fino all’ultimo minuto, dopo 48 ore è difficile valutare. Ci prendiamo il tempo fino al prepartita e vedremo la scelta migliore nell’immediata vigilia”.
GLI ERRORI DI MANCOSU E I MERITI. “Abbiamo fatto una chiaccherata con Mancosu. Lui è il simbolo del Lecce, lo è per attaccamento, per qualità, per crescita, per cuore, per giocate. Questa città e questa società è cresciuta in modo pari a Marco. Sembra una crescita parallela. Deve essere sereno ed essere contento di ciò che ha fatto. Deve scegliere se continuare a calciare i rigori, se lasciargli a un compagno, ma tutto con serenità. Uno, due errori non cancellano ciò che sei dentro al campo. Ha lottato, ha fatto una bella partita, ha trovato il gol dell’1-1. Deve essere contento per quello che sta facendo”.
LOTTA. “Il Lecce lotterà fino all’ultimo secondo, ma domani sera capiremo se avremo la possibilità. Dipende da noi e domani dobbiamo vincere la partita per capire se lo potremo fare”.
CALENDARIO. “Se guardo il girone d’andata non abbiamo possibilità. Le abbiamo perse tutte con Brescia, Bologna, Udinese e Parma. Il calcio però è bello perché dà possibilità e ci possiamo conquistare i punti. Se gli altri faranno più punti faremo i complimenti ma chiedo ai ragazzi di dare il massimo per non avere poi rimorsi se gli altri non fanno punti”.
No il rigorista non si cambia. Semmai si potrebbe cambiare?! Lo SCARPONE di Babacar.
Mister in caso di rigore fatelo battere a Lapadula
Spundiamoli
Riposatevi…