I ducali hanno dato segnali contrastanti nelle ultime settimane, raccogliendo pochi punti ma dimostrandosi comunque avversario ostico, soprattutto per le big.
Arbitro del destino del Lecce sarà sì l’incrocio tra Genoa e Verona, ma soprattutto il Parma. Saranno i gialloblu l’ultimo avversario dei salentini nella Serie A 2019/20, che li ha visti a lungo anche in lizza per un piazzamento Europa League. Ma, nel post lockdown, i ducali sono tra le squadre che maggiormente hanno registrato un calo soprattutto nei risultati.
Quello dell’undici di D’Aversa si può comunque considerare un campionato più che positivo. Ufficialmente approcciato con l’obiettivo di salvarsi, a suon di ottime prestazioni la zona rossa è stata ben presso messa alle spalle. Anzi, spinti dall’esperienza di Bruno Alves e Gervinho ma soprattutto dalle giocate della stellina Kulusevski, gli emiliani sono arrivati a sognare un piazzamento europeo per tutta l’invernata.
A spezzare il sogno ci ha pensato il lockdown, dal quale ne è venuto fuori un Milan formato Champions e un Parma non più in grado di competere con le big. Le quali, rossoneri compresi, sono state tuttavia sempre messe in difficoltà da Sepe e compagni, vittorioso per ultimi a discapito del Napoli. Gli appena undici punti conquistati nel post-pandemia hanno però fatto crollare le velleità in chiave continentale: oggi il nuovo obiettivo è chiudere decimi, nella parte sinistra della classifica e con importanti risorse in più come premio dalla Lega.
L’impianto tecnico-tattico su cui D’Aversa punterà al Via del Mare sarà il solito e solido 4-3-3. Certezze dietro, davanti Gervinho e Kulusevski in appoggio quasi certamente ad un falso nueve come Caprari, ma a centrocampo tanti problemi. Le assenze di Kucka, Hernani, Scozzarella, Brugman e forse Grassi pesano eccome. Sarà dunque mini-emergenza, ma il Parma ha spesso dimostrato di saperne venire fuori.