Il tecnico del Pescara, che lunedì nel Salento si giocherà una grossa fetta di panchina, in giallorosso ha vissuto una non indimenticabile stagione.
Lecce-Pescara di lunedì 2 novembre non sarà solo faccia a faccia tra due collettivi in cerca di riscatto e certezze nel settimo turno del campionato di Serie B. C’è infatti un incrocio particolare che spicca su tutti: quello rappresentato dal ritorno di Massimo Oddo nella città in cui ha chiuso una carriera di calciatore ricca di successi.
Dopo aver vestito le maglie di Renato Curi (club della natia Città Sant’Angelo), Fiorenzuola, Monza, Prato, Lecco, Napoli, Verona, Lazio, Milan, Bayern Monaco e Nazionale, sommando Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa italiana ed Europea, Champions, Mondiale per club e Mondiale, Oddo chiuse infatti la carriera proprio con il Lecce. Stagione 2011/12, l’ultima dei giallorossi in Serie A prima della stagione in corso. L’iridato 2006 arrivò alla corte di Di Francesco per rappresentare quell’uomo d’esperienza capace di spingere alla salvezza un collettivo giovane, con Cuadrado e Muriel in rampa di lancio.
Non andò benissimo, anzi. Solo a tratti Di Francesco prima e Cosmi poi poterono contare sull’abilità difensiva del terzino riscopertosi centrale di destra. 27 presenze e 1 gol all’attivo, su rigore, nel rocambolesco 3-4 contro il suo ex Milan. E poco altro, fino alla presunta bandiera bianca alzata dal calciatore troppo presto rispetto al termine del campionato. Tanto da non essere convocato nei tre match conclusivi con Juventus, Fiorentina e Chievo.
E da quel Lecce-Parma 1-2 che sancì di fatto l’addio ai giallorossi e al calcio giocato, Massimo Oddo al Via del Mare non ci è più tornato. Nemmeno da allenatore, visto che nelle precedenti occasioni non ha mai incrociato la strada dei salentini. Nemmeno nella Serie B 2018/19, quando firmò per il Crotone poche ore prima di Crotone-Lecce, nel quale in panchina andò il tecnico della primavera pitagorica Ivan Moschella. E mancò anche il ritorno, perché fu sollevato dall’incarico qualche settimana prima. Stavolta, però, il tecnico e la sua ultima maglia indossata si ritroveranno lì, l’uno di fronte all’altra.
Il 3 a 4 per il milan certo disse all’ arbitro che era calcio d’angolo per il Milan nonostante l arbitro lo avesse indicata la rimessa per il Lecce e così ilMilan incomincio la rimonta..
codardo
ce lo ricordiamo bene
E chi se la scorda ahahahaah
Lurdu
Quella con il Milan è stata la partita più farsa che abbia visto al via del mare…. 3 a 0 a nostro favore, entra galliani negli spogliatoi nell’intervallo, ricorda a tutti che tre giocatori sono stati dati a noi in prestito e alla ripresa miracolosamente Boateng diventa Maradona e il Lecce scompare…. Mah…. Andai via non deluso ma schifato.
In una delle rarissime immagini in cui beve acqua… forse
La ricordo lu mbriacone?! Come nn dimenticare quel 3-4 col milanna poi..