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Roberto Baggio compie 54 anni. A Lecce un’esibizione…divina (VIDEO)

Il Divin Codino, uno dei talenti più cristallini della storia del calcio italiano, compie oggi 54 anni. In carriera, per 16 volte ha affrontato i giallorossi, segnando 9 reti.

Giornata di festeggiamenti per Roberto Baggio, una delle icone dell’intera Italia calcistica. Il trequartista di Caldogno, condottiero della Nazionale ai mondiali di Usa 1994, ha diviso per tanti anni critica e addetti ai lavori. Per alcuni resta il diamante più brillante mai prodotto dal Bel Paese, per altri un calciatore che restò un incompiuto nonostante il Pallone d’Oro conquistato nel 1993.

Dopo le esperienze con Fiorentina e Juventus, seguite alla crescita percorsa nel Vicenza, Baggio vestì le casacche di Milan, Bologna e Inter. Chiusa la parentesi in neroazzurro, l’ex allenatore, tra le altre, del Lecce, Carletto Mazzone, lo prese sotto la sua ala. Con le Rondinelle, il Divin Codino ha vissuto da protagonista le ultime quattro stagioni in Serie A.

Il percorso professionale di Baggio ha incontrato spesso il Lecce. Nel 1985/1986, il primo anno del Lecce in A, il giovane Roberto non aveva ancora debuttato con la Fiorentina. Ci fu solo una panchina nel match di ritorno nel Salento. Nel 1988/1989, prima stagione a doppia cifra in carriera di Baggio, ci fu il primo incontro, al Via del Mare. Lecce-Fiorentina 0-0.

L’anno dopo, il Via del Mare fu amaro. Il gol di Virdis firmò il successo salentino contro i Viola, che in campionato beneficiarono dei 17 gol di Baggio. Tra questi, uno fu incassato da Giuliano Terraneo. Sul neutro del Curi di Perugia, la Fiorentina batté 3-0 il Lecce e Roby firmò dal dischetto la rete del 2-0. Senza timbri furono i primi Lecce-Juventus con Baggio protagonista (vittoria juventina a Lecce e pareggio al Delle Alpi).

Nel 1993/1994, l’anno dell’infausta retrocessione, i giallorossi riuscirono a conquistare un punto proprio contro la Juve di Baggio. Il 10 illuminò lo stadio colmo all’inverosimile ma le molte delle sue giocate sbatterono contro l’ottima guardia di Giuseppe Gatta. Il suo rigore realizzato bastò soltanto a rispondere al vantaggio di Paolo Baldieri. Di ben altra caratura fu il ritorno. A Torino, la Vecchia Signora passeggiò sul Lecce di Rino Marchesi: 5-1 e presenza di Roby nel tabellino marcatori in un momento in cui il destino dei salentini era ormai segnato.

Baggio re-incontrò il Lecce con la casacca del Bologna, nel 1997/1998. Il Divin Codino, parte del tridente di Renzo Ulivieri, non andò a segno contro la squadra allenata da Prandelli. I gol furono di Cristallini e Kolyvanov. Solo 26′ da subentrato a Shalimov nella gara di ritorno al Dall’Ara, un pareggio dove cominciarono a fruttare i progressi innestati da Nedo Sonetti.

Con il Brescia, squadra che ha visto il felice tramonto sportivo di Roberto Baggio, i precedenti sono ben sei. Il ritorno al Via del Mare il 23 dicembre 2000 fu part-time. Roby si fece male dopo 25′ e poté solo assistere da fuori al botta e risposta tra Cristiano Lucarelli, firmatario del doppio vantaggio del Lecce, e Dario Hubner.

La firma inconfondibile di Baggio scandì la netta sconfitta del 5 maggio 2001. Con una spettacolare tripletta, il Brescia batté 0-3 i giallorossi di Cavasin. Il 10, dopo aver beneficiato di due rimpalli nella selva dei difensori leccesi, fu geniale con una rete direttamente da corner. Applausi da ogni parte nell’impianto leccese per quello che fu il primo gol segnato da Baggio addirittura dalla bandierina. Infine, rigore-gol e pallone a casa. Dopo quella prestazione, si parlava di una forte candidatura per la partecipazione al Mondiale di Corea/Giappone 2002. Per lui sarebbe stato il quarto (dopo Italia 1990, USA 1994 e Francia 1998), ma Trapattoni non lo giudicò in forma adatta.

Nella terza giornata della Serie A 2001/2002 andò invece in scena il primo atto della sfida tra Chevanton e il Divin Codino. L’allora giovanissimo uruguaiano sfidò uno dei guru del calcio mondiale portando il Lecce avanti. Baggio riequilibrò la gara con una rete nel finale. Il 27 gennaio 2001 si giocò poi il ritorno. Fu una data toccante per le Rondinelle, che nel Salento giocarono la prima partita senza Vittorio Mero, venuto a mancare a seguito di un tragico incidente. Chevanton rispose a Toni, ma Baggio stupì ancora una volta gli spettatori. Dopo un pregevole tiro al volo annullato per dubbio fuorigioco, il numero 10 servì l’assist vincente per la doppietta di Luca Toni. Filippini poi triplicò.

Nel 2003/2004, Baggio chiuse con due stoccate la lunga carrellata di precedenti con il Lecce. Al Via del Mare, contro una squadra che sarebbe poi risorta nel girone di ritorno, le Rondinelle s’imposero nettamente: 1-4 e punto finale di Baggio dopo la tripletta di Caracciolo. Il Divin Codino non bastò però diciassette partite più tardi. I salentini, con Sicignano, Bolano e Franceschini, trovarono una quadratura formidabile e a farne le spese fu anche il Brescia al Rigamonti. Chevanton riscaldò la fredda serata con una punizione imprendibile e, nel finale, il destro di Baggio bastò solo a dimezzare lo svantaggio.

 

 

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