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Corini: “Sappiamo bene cos’è la A per il Salento. Con la SPAL per avvicinarci al sogno”

Il tecnico del Lecce Eugenio Corini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con la SPAL di domani pomeriggio.

AVVERSARIO. “La SPAL era già ben allenata con Marino, ora Rastelli sta portando avanti il buon lavoro iniziato con l’avvento della nuova stagione. Troveremo una squadra in crescita ma anche in continuità con quanto di buono fatto in precedenza. L’aspetto tattico è rimasto lo stesso, con il gran lavoro difensivo e di squadra volto poi a premiare i terminali offensivi che potrebbero essere Floccari o il recuperato Asencio visto lo stop di Paloschi. Il calo che hanno avuto dimostra quanto questo campionato sia difficile e livellato verso l’alto. La SPAL è lì, può anche riagganciarsi al discorso promozione diretta in caso di vittoria e noi dobbiamo impedirlo”.

MANCOSU. “Marco ha tolto i punti, adesso sta portando avanti il suo percorso riabilitativo. Non sappiamo ancora precisamente quando rientrerà e sotto questo punto di vista siamo in attesa di indicazioni da parte dello staff medico che valuterà a breve. Contiamo comunque di averlo quanto prima con noi”.

CONDIZIONE. “La squadra fisicamente sta molto bene ed il match di Pisa l’ha dimostrato. E’ vero che nel primo tempo abbiamo sofferto qualche palla lunga degli avversari ed i nerazzurri hanno difeso molto bene, ma sono cose da mettere in preventivo perché ci sono sempre gli avversari e bisogna saperlo e sapere che si può soffrire. Nella ripresa però poi abbiamo fatto bene sotto ogni punto di vista, attaccando con continuità e subendo zero. Ciò dimostra che la condizione è ottimale, visto il crescendo di prestazione messa sul campo”.

TIFOSI. “Non è bello lottare per la A senza tifosi, sarebbe davvero l’ideale averli fisicamente al nostro fianco. Tuttavia posso rassicurarli sul fatto che il nostro collettivo sa bene quanto il Salento e la sua gente vogliano la Serie A, così come il significato che essa ha per il nostro territorio. Alla luce di ciò daremo tutto per regalare loro questo sogno”.

NIENTE CALCOLI. Per essere matematicamente promossi dobbiamo fare 14 punti, e noi dobbiamo concentrarci su questo obiettivo non facendoci distrarre da altri calcoli. E’ molto difficile, ma siamo riusciti a mettere un piede davanti agli altri e dobbiamo fare il possibile per mettere anche l’altro. Serve proseguire su questa strada, abbiamo le qualità per farlo ma non dobbiamo mai mollare la presa”.

FORMAZIONE. “Ci metto sempre del tempo per fare la formazione, e questo è un aspetto molto positivo perché vuol dire che i ragazzi mi mettono in grande difficoltà perché sono in tanti che meriterebbero una maglia da titolare. Sia per impegno, ma anche per le qualità che hanno. Io ho tuttavia ho intrapreso un percorso chiaro fatto di equilibrio tra gioco propositivo e anche la giusta capacità di mantenerci al riparo dalle altrui offensive. Devo andare avanti su questa strada. Ritengo tutti i giocatori titolari, ma nel concetto moderno di titolarità. Questo vuol dire essere utile e fondamentale per la squadra, sia dall’inizio che a gara in corso e ognuno ha l’obbligo di rendere al meglio a prescindere da tutto, cosa fondamentale nell’epoca dei cinque cambi. Guardate Muriel, devastante da subentrato e che, alla lunga, si è preso il posto da titolare. Farsi trovare pronti rende tutti protagonisti”.

CONCENTRAZIONE. “Il gruppo è sereno, lavora con voglia e felicità. C’è la giusta euforia di chi sta facendo bene, ma nulla oltre. I ragazzi sanno quanto sia importante pensare solo a lavorare e fare bene sul campo, senza lasciarsi andare troppo”.

MENTALITA’. “Ne parlavo proprio oggi con i ragazzi. La cosa più importante fatta in questi mesi è stata creare la giusta mentalità, che si intende voglia, attenzione, concentrazione, tattica, fisicità e tutta una serie di altri elementi che compongono il modo d’essere e d’agire di una squadra. Ogni partita ha dentro di sé delle piccole partite che bisogna ‘vincere’ per poter arrivare alla prestazione e al risultato. Ecco, senza la giusta mentalità ciò non sarebbe possibile”.

CERTEZZA. “La cosa più bella di cui sono consapevole è quella di aver costruito, assieme a ragazzi e società, una squadra con un’identità e un’anima ben precisa. Abbiamo la sensazione che tutti i passaggi percorsi quest’anno hanno contribuito a costruire questa base che ci sta permettendo di coltivare il sogno Serie A. E’ il presupposto necessario ad essere il Lecce che siamo”.

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Damiano
Damiano
2 anni fa

Grande Mister… ottima analisi…???❤
Forza e Onore

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2 anni fa

Forza ❤️???

duesolicolori
duesolicolori
2 anni fa

Avanti Mister, avanti!! Sgomitare? Ci siamo riusciti. Adesso avanti.
A Lei, Eugenio, il nostro grazie per la serietà. ?❤️

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2 anni fa

forza Mister

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2 anni fa

Ci beviamo la Spal come da protocollo.
Buon venerdì.

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2 anni fa

Grande mister..
Se era grande ciò che hai superato, sarà immenso ciò che raggiungerai

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2 anni fa

None mister in attacco non partiranno né con Floccari né con Asencio (che forse non viene neanche convocato). Giocherà Valoti in attacco e uno tra Di Francesco e Strefezza….ed è tutt’altro modulo. Occhio a Valoti.

Franz
Franz
2 anni fa

Grande Mister.??❤

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