Compie oggi quarant’anni l’ex attaccante del Lecce, protagonista in coppia con Tiribocchi della promozione in A targata Papadopulo.

Oggi è un giorno speciale per Elivs Abbruscato. L’ex attaccante con un passato, tra le altre, anche nel Lecce, compie infatti 40 anni. Cifra tonda, gran parte della quale spesa sui campi di calcio di tutta Italia. Tantissimo al nord e al centro, molto meno al sud avendo vestito, da Pescara in giù, solo la casacca del club salentino. In quella che è ricordata come una delle stagioni più belle ed entusiasmanti della recente epoca giallorossa.

Elvis Abbruscato nasce a Reggio Emilia il 14 aprile del 1981. Oltre al nome “pesante” (i genitori erano grandi appassionati di Elvis Presley), si porta dietro anche una grande passione per il calcio che lo porta a muovere i primi passi “pro” con la maglia della sua città. E con la Reggiana esordisce anche in B nel marzo ’99. Luogo? Proprio il Via del Mare, da cui esce sconfitto per 1-0.

Poche apparizioni, ma quanto basta per farsi notare la Verona che lo porta in Serie A, senza farlo mai esordire. Così il massimo campionato se lo prende a suon di gol e crescita continua con le maglie di Livorno, Triestina e soprattutto Arezzo, che porta alla storica promozione in Serie B. Dai granata toscani a quelli, storici, del Torino, con la cui maglia arriva in Serie A nel 2006/07.

Il primo torneo in massima serie è agrodolce mentre in B è un big assoluto e finisce nel mirino del Lecce, che lo porta nel Salento in comproprietà per due milioni di euro. Alla corte di Papadopulo si scatena, con Tiribocchi forma una coppia perfetta e per le difese avversarie non c’è scampo. Segna undici gol, altrettanti ne fa segnare ed i giallorossi volano, sommando record di punti pur vedendosi costretti ad agguantare la A solo ai playoff. Spareggi nei quali Abbruscato è assoluto protagonista con 3 gol in 3 gare, tra cui le due decisive nelle finali con l’Albinoleffe.

A fine stagione il Torino lo rifarà suo alle buste, e per Abbruscato Lecce resterà una magica ed indimenticabile parentesi breve, ma vincente e grazie alla quale si è fatto amare eccome dai tifosi salentini. Chiuderà la carriera vestendo ancora tante divise, tra cui Chievo, Vicenza, Pescara e Cremonese prima di chiudere tra i dilettanti della sua Emilia.