Certo l’andamento casalingo dei giallorossi non può far piacere a nessuno in questo momento, ma i numeri dicono che è già accaduto.
Abbiamo preso in considerazione le ultime 22 stagioni del Lecce disputate nel campionato cadetto, da quella del 76/77 fino ad oggi e siamo andati a vedere quello che è stato il rendimento casalingo con un focus particolare sulle sconfitte subite tra le mura amiche.
PROMOZIONI PERFETTE. Ci sono state stagioni in cui al Via del Mare il Lecce ha costruito le sue promozioni, con un percorso netto, è successo nell’anno della prima promozione nel campionato 84/85, con Fascetti in panchina, quella formazione non venne mai superata nel Salento, un torneo fantastico sotto questo punto di vista. Medesimo percorso anche per la squadra della successiva promozione quella del torneo 87/88. Per ritrovare nuovamente lo zero alla voce sconfitte bisogna arrivare nel terzo millennio con il Lecce ci Delio Rossi l’ultimo a riuscirci nel 2002/03.
SIMILITUDINI. La squadra di Eugenio Corini sembra ripercorrere le orme della formazione di Nedo Sonetti, quella di Lorieri, Conticchio, Sesa e Giannini, che attraverso il terzo posto riuscì a conquistare un posto in Serie A con 64 punti totalizzati nonostante le quattro sconfitte casalinghe subite contro Treviso, Monza, Pescara e Verona. Questi quattro stop non hanno però fermato quella formazione che fuori casa ha costruito la sua fortuna e la sua promozione. Così come ha fatto fino a questo momento la squadra di Corini in questo anomalo campionato ha trovato veramente pochi ostacoli, ora però i due più importanti sono da superare, partendo proprio dalla prossima trasferta contro il Monza. Una gara che, a proposito di storia, profuma di Serie A.
CHI HA FATTO PEGGIO. Non mancano però le stagioni in casa il cammino è stato ancora più amaro, come nel torneo dell’anno orribile, quello 94/95 in cui ci fu l’ultima retrocessione sportiva in Serie C, concluso con 10 sconfitte al passivo. Addirittura 6 sono state quelle del campionato 2006/07, quello post calciopoli con la Juventus tra i cadetti per una stagione che aveva già scritto il suo destino prima di iniziare.
Martedì dobbiamo giocare con attenzione, fame agonistica. Ma soprattutto con la gestione delle emozioni. Ieri hanno giocato con la paura di vincere. Dobbiamo sudare fino all’ultima partita. Avanti Lecce ❤?
Non è incoraggiante la cosa visto che con sonetti al terzo posto si andava diretti in serie A, qui invece si fanno i play off
Nel 1999 riuscimmo ad andare in Serie A perché erano quattro posti disponibili, senza ricorrere ai play off