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Tre ex Lecce agli Europei, tutti e tre ai quarti: il sogno di Seferovic, Pessina e Barak

Lo svizzero ha sbattuto fuori la Francia, l’azzurro decisivo con Galles ed Austria ed il ceco titolare nel colpaccio con l’Olanda.

Non tanto Lecce, ma che Lecce! Potrebbe definirsi così questo Euro 2020 in relazione ai colori giallorossi, comprensibilmente presenti in modo diretto con un solo elemento (il macedone del nord Nikolov) ma con ben tre ex giocatori salentini che stanno avendo ruolo da protagonisti. E che protagonisti.

SEFEROVIC. L’ultimo in ordine di tempo a prendersi la scena in modo prepotente è stato Haris Seferovic. Al Via del Mare per sei mesi nel 2012 non ha lasciato il segno, con appena 5 presenze, 0 reti ed una retrocessione dalla A. Tutt’altra storia storia con Real Sociedad, Eintracht Francoforte ma soprattutto Benfica e Svizzera. Con la selezione della Confederazione Elvetica la punta di origine bosniache si è sempre esaltata, soprattutto nella penultima Nations League la cui vittoria è mancata per un soffio. Ora, però, si sta trasformando in un vero e proprio eroe della patria, ed i tre gol decisivi per il passaggio del girone prima e per la vittoria, poi giunta ai rigori, con la Francia negli ottavi ne sono il coronamento. La Svizzera sta vivendo un sogno firmato, soprattutto Haris Seferovic.

PESSINA. Se Seferovic è una conferma, Matteo Pessina è una sorpresa dal contorno del sogno. Il giovane passato anch’esso giovanissimo dal Via del Mare (3 presenze e poca fiducia per metà annata 2015/16) è dapprima esploso con le maglie di Verona ed Atalanta, tanto da guadagnarsi la chiama in Nazionale. E in azzurro il bilancio è clamoroso: 8 presenze, 4 gol. Di cui due a quegli europei ai quali non doveva neppure prendere parte. Poi il ko di Sensi e le opportunità soprattutto con Galles (gol vittoria) e nell’ultima parte di match con l’Austria (gol del 2-0, poi risultato decisivo). Il popolo italiano sogna come sta sognando il classe 1997. Non svegliatelo, non svegliateci.

BARAK. Il più recente ex Lecce a Euro 2020 è anche quello che, tra i tre, di più ha lasciato il segno. Antonin Barak per poco non ha aiutato, due stagioni fa, la truppa di Liverani ad ottenere un’eroica salvezza in Serie A. A Verona ha trovato una dimensione ancor più adatta alle sue qualità, dovendo lottare più per un posto in Europa che per la permanenza. E grazie alle prestazioni al Bentegodi ha ritrovato anche un ruolo importante nella Repubblica Ceca, tra le sorprese di questo Europeo. Terza per un soffio nel girone con l’Inghilterra, la Nazionale di Praga ha messo ko la temibile Olanda grazie anche ad una prova super di Barak sulla trequarti. Oltre 90 minuti in campo l’ex Lecce, che ha sfiorato il vantaggio e poi ha dominato in mezzo al campo, contenendo De Jong e Wijnaldum. Ed il sogno, anche per lui, va avanti.

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paolo
paolo
2 anni fa

I primi due erano giovanissimi e acerbi mentre x Barak quotazione alta e volontà di giocare in A non hanno permesso l’ acquisto .l

AL
AL
2 anni fa
Reply to  paolo

Puru barak a Verona e capitu ca cu vai in champions tocca crisci e mutu puru. Moi sta face bonu alla nazionale soa, ma la champion e naura cosa: ne a mangiare ncore te unguli cu ria a du ole.

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