Il direttore tecnico del Lecce presenta l’islandese: “Ha grandi potenzialità e potrà far bene, volevamo un prospetto del genere”
Pantaleo Corvino presenta Bjarnason e senza mezzi termini ne esalta le caratteristiche: “Abbiamo iniziato con Tuia, abbiamo presentato Olivieri e poi Blin, ora torniamo indietro con un difensore, per poi continuare con gli altri ruoli. Ho il piacere di presentare Bjarnason, perché può sembrare una novità portare a Lecce un islandese, un calciatore che arriva da così lontano. È il primo islandese nella storia di questo club, ma non è una scelta dettata dal voler a tutti i costi sbalordire, ma tiene conto delle sue potenzialità. Ho preso una decisione coerente. Cercavamo in difesa esperienza e gioventù, sempre in sintonia con quanto stiamo predicando. Con Tuia esperienza, con Bjarnason gioventù. È una scelta figlia di valori tecnici, di potenzialità, abbiamo qui un ragazzo del dicembre del ’99, come se fosse un 2000. Noi cercavamo questo nel reparto difensivo, per migliorare la nostra retroguardia nel gioco aereo. È un calciatore alto ma per niente lento. Per la sua statura è un calciatore veloce. È una potenzialità di quelle che il Lecce sta andando a scovare, perché risponde ai requisiti che cercavamo per migliorare”.
Corvino, poi, racconta un retroscena sulla trattativa: “Quando arrivano ragazzi di così lontano, mando dei video di Santa Croce, di San Cataldo, di Porto Cesareo, Santa Maria di Leuca, lo stadio, i nostri tifosi, gli spogliatoi. Serve a far capire dove stava venendo a giocare
FORZA LECCE