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Solidità, ordine e manovra verticale: a chi non piace il gioco di Baroni?

Il Lecce continua a plasmarsi e oleare i propri meccanismi. A tutto beneficio di risultati e classifica.

Elogiare l’operato di Marco Baroni dopo la prestazione perfetta di ieri verrebbe davvero facile. Esimersi dal farlo sarebbe però un errore, perché dietro il 4-0 del Lecce al Parma c’è ben più delle singole prodezze di Coda e Strefezza, dell’importanza di avere un pubblico come quello salentino o del pomeriggio-no del collettivo ducale. Per questo per una volta scegliamo la strada in discesa, che poi non è tanto quella dei complimenti fini a sé stessi bensì della descrizione, analitica benché inevitabilmente appassionata, di quanto tutti abbiamo visto in queste settimane.

MURO GIALLOROSSO. Ad ognuno la sua rivoluzione. Se da una parte ci sono allenatori amatissimi come Sacchi, Zeman, Sarri (per citarne alcuni) che hanno a modo loro cambiato un calcio italiano spesso concentrato al “prima non prenderle” mettendo l’obiettivo-gol troppo in secondo piano, dall’altra c’è chi è spesso chiamato al compito, certo non più semplice, di riportare equilibrio. Anche e soprattutto per dare ancor più efficacia ad una manovra offensiva che, se non accompagnata da supporti solidi, perde in efficacia. Ecco che Baroni, dal suo arrivo nel Salento, ha dovuto in primis trovare una compattezza difensiva da queste parti persa da tempo. Così il Lecce ha potuto ritrovare certezze, sfruttando il fertile terreno della sicurezza difensiva che spinge una squadra a potersi esprimere in modo più spensierato trovando la giusta mentalità di gioco.

ORDINE. Questo obiettivo Baroni lo ha raggiunto dando ordine nelle varie fasi del gioco, che attraverso il lavoro certosino si proiettano ai momenti del match che ogni squadra deve affrontare. Ognuno sa da dove partire e dove andare, sa come rimediare ai propri errori ed a quelli dei compagni (che sono numericamente crollati rispetto ad un anno fa). Sia che si stia attaccando a spron battuto (di gol subiti in momenti di dominio nemmeno l’ombra) sia che si stia soffrendo particolarmente. Il tutto tradotto nei numeri: solo la Reggina ha subito meno gol del Lecce, che ne ha presi quasi la metà (4 su 10) nelle prime uscite d’agosto in cui di “baronismo” ce n’era ancora poco.

IN VERTICALE. Il Lecce ed il palleggio orizzontale esasperato? Due mondi paralleli. Da tempo non si vedeva al Via del Mare una squadra così vogliosa di verticalizzare per così tante volte in una partita. A prescindere dal risultato, a prescindere dell’avversario. Il possesso palla intelligente non manca, certo, soprattutto quando c’è da gestire e prendere fiato. Porzioni necessarie ma decisamente circoscritte nello sviluppo di un incontro, nel quale i lanci (spesso nel vuoto) delle prime gare sono stati sostituiti dalla ricerca dell’uno-due e di triangolazioni più ampie favorite da una condizione fisica in crescendo. Due esempi su tutti? I gol di Strefezza con il Cosenza ed il primo di Coda ieri. Due inni al gioco efficace, ma anche bello, al quale ci sta abituando l’ingenerosamente troppo presto criticato Marco Baroni.

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AL
AL
2 anni fa

Avanti Lecce, forza ragazzi. Sempre uniti, siempre mas fuerti

RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
2 anni fa

Parto dal presupposto che quando Rizzo abbandonò la guida del LECCE è la scelta della società ricadde su Liverani avevo storto un po’ il naso perché in lista c’era un certo Toscano che,in quel momento aveva indubbiamente molta esperienza rispetto a quel mister che di lì a poco avrebbe costruito quel meraviglioso sogno che tutti sappiamo. Quest’anno tra i tanti nomi fatti per sostituire Corini che a me nn mi dispiaceva, è continuerò a dirlo senza paura di essere additato come un leone da tastiera avverso a Baroni, la scelta del Gigantesco ex difensore di quello che nel campionato 88 89 è stato, per me , il miglior LECCE di tutti i tempi, dissi che solo un ex difensore appunto avrebbe potuto mettere a posto una difesa che annoverava nomi altisonanti per la categoria. Ora spero di essere smentito, è che mister Baroni riesca a regalarci un altro magnifico sogno però……. devo dire che se nella fase difensivo il mister ha fatto un fantastico lavoro, qualcosina che ancora nn mi sconquinfera c’è. La manovra nella parte centrale del campo, a parte lo straordinario lavoro del mostruoso HJULMAND, ed i cambi fronte di Majer nn sono ancora fluidi, ma secondo me più che per demeriti del mister è legato al fatto che neanche contro il Parma a LECCE ancora nn abbiamo visto il devastante giocatore che era Gargiulo a Cittadella, ed allora dove deve intervenire il mister? Nell’aver il coraggio di dare maggiore minutaggio a Bijorkengren. Su gli esterni, ma li è più un problema di rosa oltre a Di Mariano e Strefezza, Olivieri e LISTOWSKI nn riescono a carburare, è dove sta l’altro errore del mister? Intestardirsi nel volere a tutti i costi snaturare Rodriguez, che è un centravanti diverso da Coda (per fare un esempio mentre Coda è più simile a Caputo, Immobile Pablo è il clone di Pato o lo stesso Raul, devastante se lanciano in profondità). Ultimo neo, per me attualmente al centro della difesa il LECCE nn può assolutamente rinunciare a Meccariello.

Franco De Luca
Franco De Luca
2 anni fa

Certo che all’inizio qualche cazzata l’ha fatta, proponendo per esempio Hjulmand come mezzala quando tutto l’anno scorso aveva fatto un campionato eccelso in mediana, poi meno male che si è ricreduto, dietro suggerimento di qualcuno.

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2 anni fa

Tutti spariti i grandi allenatori di tastiera che criticavano BARONI
Forza lecce sempre

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2 anni fa

Un bel gioco unito a una capacità innata di adattarsi agli avversari senza mai dare punti di riferimento fissi

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2 anni fa

A me non fa impazzire perché appunto continuò ancora a non vedere il gioco si va bene ok abbiamo vinto fatto una partita perfetta ma ancora non vedo un buon gioco speriamo che mano mano possa prendere piede il gioco di baroni

Carlo
Carlo
2 anni fa

Le idee offensive sono buone e gli attaccanti ottimi per la serie b. Non tutte le squadre però ti permettono di arrivare con facilità vicino alla porta. Su questo occorre ancora migliorare. Le prossime partite diranno se siamo sulla strada giusta.

Massimo
Massimo
2 anni fa

CHI HA CRITICATO BARONI AD INIZIO DI STAGIONE NON HA CONSIDERATO TANTE COSE.MOKTI GIOCATORI NUOVI GIOCO COMPLETAMENTE NUOVO.VALORE ASSOLUTO DELL’UOMO E DELL’ALLENATORE.E DIMENTICATO CHE LA FORTUNA DI UN ALLENATORE LA FANNO LA QUALITÀ DEI GIOCATORI A DISPOSIZIONE SIA TECNICA SIA UMANA.LUI HA CREATO UN GRUPPO VERO CHE CORRE CORRE NON SI FERMA MAI.INSOMMA UNA VERA SQUADRA CHE CI SI AUGURA POSSA ESSERE PROTAGONISTA DA QUI ALLA FINE IN QUESTO CAMPIONATO.E BISOGNA AVERE PAZIENZA PERCHÉ IL SUO LAVORO È SOLO ALL’INIZIO.SPERANDO CHE A GENNAIO LA ROSA VENGA COMPLETATA CON UN ATTACCANTE E CENTROCAMPISTA DI QUALITÀ. ALLORA NE VEDREMO DELLE BELLE.

Vitantonio
Vitantonio
2 anni fa

Baroni, nonostante qualche demerito di Corini, è stato visto come un cambio “a perdere”, quasi un ridimensionamento rispetto al passato; anche per i trascorsi dei due mister e per il risultato della scorsa stagione che non tutti hanno imputato ad Eugenio Corini. I mugugni arrivati troppo presto sono frutto soltanto di questo; il Corvo sembra averci visto giusto anche questa volta

Ivo
Ivo
2 anni fa

Grandissimo lavoro del mister sia psicologico che tattico che atletico, che gestore, inoltre ha sistemato dopo anni una difesa disastrata, facendola diventate la seconda del campionato per adesso a una sola rete dalle reggina. Nelle passate stagioni sembrava utopia.

ciccio
ciccio
2 anni fa

Ingenerosamente solo con il senno di poi. Ci ha messo un po’ a far carburare il Lecce, qualche punto lo abbiamo lasciato per strada, per questo. Questo comunque senza negare i grandissimi meriti che ha.

AL
AL
2 anni fa
Reply to  Alessio Amato

Possiamo dire che alcuni pensano che la critica sia solo nella accezione negativa, mai in quella positiva? Ecco, alcuni devono imparare a saper esprimere critica positiva e propositiva. Anche quando le cose non vanno al meglio. Dato che per ripartire, sempre, si riparte dai punti di forza mai dalle criticità. Il tifo che non capisce questa base, l’ABC del tifoso utile, è un tifo immaturo, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore è barese (ma potrei dire anche bresciano o pescarese) o residente al lido prummidoro.

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2 anni fa

applausi

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2 anni fa

il solo calcio champagne senza punti non ti portano ad traguardi ambiziosi cresciamo tutti come tifoseria per me inconcepibile chi chiedeva esonero alla 2 partita

Gabriele
Gabriele
2 anni fa

Ottima analisi!

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