Ulteriori conferme dalla prestazione dei giallorossi e questo nonostante le tantissime novità di formazione.

Cambia la competizione, cambiano gli interpreti, cambia il risultato ma il Lecce non cambia mai. Possiamo dirlo senza dubbi: l’aspetto più bello della prima metà di stagione ormai quasi alle spalle è che il collettivo di Baroni ha avuto una continuità di prestazioni e mentalità straordinaria. Fase emblematica è stata l’ultima cinque giorni di calcio in casa giallorossa, dove è dapprima arrivato il ko di Pisa poi il successo con un club di A, entrambi in piena sintonia con le precedenti uscite.

Sì, perché il lavoro del tecnico toscano sta dando i suoi frutti ben oltre un risultato comunque certo non da buttare, visto il terzo posto in classifica a tre lunghezze dalla zona promozione diretta. L’aspetto più positivo è difatti rappresentato dalla mentalità inculcata dalla nuova guida, una mentalità vista in modo sontuoso anche ieri. Non conta l’avversario, non serve (o non si possono) fare calcoli. Testa alta e guardare avanti proponendo la propria idea di gioco.

Al netto di fisiologici cali fisici  di difficoltà oggettive apportate dall’altrui qualità e dalle assenze che si portano dietro comprensibili fasi di difficoltà nel corso dei vari match disputati, il Lecce è riuscito sempre a contenere nel tempo questi momenti. E quasi sempre anche nei risultati, visto che agosto escluso solo a Pisa, difatti, la gestione della propria superiorità non ha dato in dote punti. Aggressività, calcio offensivo, pallino del gioco in mano e verticalizzazioni sono un must quando in campo figurano elementi con la camiseta giallorossa. Al momento non ci resta che prenderne atto, traducendo in fiducia per Lucioni e compagni questa consapevolezza. Consci che, se questa continuità di mentalità verrà portata avanti anche nel nuovo anno solare, le possibilità di raccogliere i frutti sperati saranno sempre più.