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Jolly giusti per permettere nuove scelte a Baroni: il nostro voto al mercato del Lecce

Con gli arrivi di Plizzari e Ragusa, e senza il botto dell’ultimo giorno, si è conclusa la sessione invernale di calciomercato. Rispetto ai nomi altisonanti ingaggiati dalle concorrenti per la promozione, Pantaleo Corvino ha svolto il solito oculato lavoro di taglio e cucito per consegnare all’allenatore il miglior vestito per il ballo della promozione

Stop trattative, parola al campo. La simbolica chiusura delle porte dello Sheraton di Milano ha sancito la fine della campagna acquisti di riparazione. Il Lecce, vista anche la prima parte di campionato con l’aggancio solitario alla vetta prima della sosta, ha formalizzato cinque operazioni in arrivo, a fronte di altrettante uscite, per rinforzarsi e avere i giusti ricambi nell’ancora lunga lotta alla promozione. Gli arrivi cercheranno di rispondere anche al rafforzamento delle concorrenti, ancor più agguerrite. Dal Pisa (nuovo attacco con Torregrossa e Puscas), al Monza (Valoti, Ramirez e Mancuso) passando per il duo offensivo del Parma di Buffon (Simy-Pandev) e per la prolificità e imprevedibilità dei nuovi del Benevento (Forte e Farias), sono state molte le squadre che hanno azzardato anche dal punto di vista economico.

I salentini, dal canto loro, hanno invece proseguito con la ricerca sì del calciatore giusto ma con un occhio alla visione prospettica, data dai nuovi arrivi per il settore giovanile, e soprattutto al bilancio. Di certo, non mancano le incognite da risolvere, dettate soprattutto dalle condizioni fisiche di Asencio e Simic, calciatori non ancora pronti che avranno bisogno di un periodo di ricondizionamento. Stesso discorso per Faragò, tornato sul rettangolo verde con il Cagliari a poche ore dallo sbarco a Lecce. La qualità degli innesti però, di fatto, consegna due formazioni quasi egualmente competitive per provare ad acciuffare quella promozione diretta sfuggita l’anno scorso a seguito nel calo del finale. Pertanto, il mercato condotto dal Lecce, quindi, merita un ottimo 7,5, assegnato in relazione al valore dei calciatori arrivati nel Salento nel rispetto degli equilibri di bilancio.

CAMBI IN DIFESA. Le partenze di Bjarnason e Meccariello hanno inizialmente lasciato un po’ sguarnito il pacchetto arretrato, settimane fa orfano anche di Tuia poi recuperato. L’islandese reclamava spazio e la decisione di procedere alla cessione al Valerenga, dove ha raggiunto l’altro ex Zuta, ha accontentato tutti. Il ritorno di Simic, acquistato a parametro zero, chiude un parco centrali dove Dermaku ha dato le giuste garanzie al fianco di Lucioni. Fanno parte della difesa anche gli esuberi non piazzati per differenti difficoltà: Pisacane, infortunato, non ha trovato una collocazione adeguata al pari di Vera e Benzar, da tempo lontani dai riflettori. Il romeno e l’ex Cagliari andranno in scadenza a giugno, mentre il colombiano ha ancora un anno e mezzo di contratto. Dopo Roma-Lecce 3-1 si è reso necessario un correttivo tra i pali. Plizzari, anch’egli alla ricerca di rilancio dopo un infortunio, sarà il vice-Gabriel in attesa del recupero di Bleve.

UN FARAGO’ IN PIU’. Il jolly proveniente dal Cagliari, primo rinforzo della campagna invernale, è stato il rinforzo numericamente, e tecnicamente, più necessario. Ampiamente conosciuto da Baroni per i trascorsi al Novara, Faragò darà polmoni e corsa a un reparto nevralgico per il gioco del tecnico fiorentino, molto dispendioso per le mezzali chiamate anche all’inserimento offensivo. Partito Paganini con destinazione Ascoli, il Lecce, dietro ai titolari Majer, Hjulmand (importante trattenerlo) e Gargiulo, punta molto sulla crescita degli scandinavi Bjorkengren ed Helgason oltre che su qualche acuto di Blin.

NUOVE FRECCE. C’è curiosità per le numerose rotazioni a disposizione per il reparto avanzato. Asencio, voglioso di mostrare ancora una volta il suo estro in Serie B, ha sostituito lo scontento Olivieri. Ragusa, in condizione fisica ottimale, può permettere di attaccare in un modo diverso rispetto ai tagli di Di Mariano, specialmente in partite dove il giropalla offensivo deve fungere da “apriscatole” della difesa. E’ da vedere l’effetto che l’ampliata concorrenza, che vede anche la crescita di Listkowski, eserciterà sul talento Pablo Rodriguez, diamante grezzo che scalpita per brillare ancora.

 

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Luca
Luca
2 anni fa

Stiamo a posto. Chi se ne frega dei voti. Vinciamo il campionato

Sellone Ciompi
Sellone Ciompi
2 anni fa

lo scontento olivieri? e pablito cosa deve dire ? voto 8 al mercato e ora andiamo tutti verso la A… Forza Lecce.

Lucio
Lucio
2 anni fa

Bisogna cercare una rescissione per vera e corini fortunatamente benzar pisacane ce li saremo tolti dai piedi.

Vito
Vito
2 anni fa

E vera si fa un altro anno di stipendio strapagato….e non se lo prenderà nessuno

Livio
Livio
2 anni fa

Il grosso problema per il prossimo anno rimarra lo stipendio di vera che chiaramente non riusciremo a dare a nessuno e ancora un anno di stipendio a corini che è talmente bravo da non trovare una squadra in 2 anni.

Nome
Nome
2 anni fa

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