Il capitano grigiorosso ha parlato con i colleghi del Corriere dello Sport, spendendo anche due parole sul proprio futuro.
LA SPAL «Quando sono andato sul dischetto per calciare il rigore contro la SPAL ero sereno e tranquillo. Erano passati pochi minuti dall’inizio della partita, mi ero immaginato di segnare e così è stato. Sono stati tre punti importanti perché in Serie B è difficile vincere ogni partita, soprattutto fuori casa contro una squadra forte e che ci ha messo in difficoltà».
IL PISA. «Il passo falso contro il Pisa è stato un incidente di percorso deciso dal classico episodio. La nostra è una corsa a tappe, siamo inciampati ma poi abbiamo ricominciato a correre con due vittorie consecutive molto importanti».
LA CLASSIFICA. «Sarà difficile mantenere il primato perché come detto vincere in Serie B è complicato: basti pensare al Brescia che non ha battuto il Pordenone ultimo in classifica o al Lecce che ha pareggiato all’ultimo minuto a Cosenza. Anche le altre squadre si toglieranno punti a vicenda, ma noi dobbiamo pensare solo a fare il nostro».
GLI OBIETTIVI E IL FUTURO. «Voglio creare un forte legame tra squadra e ambiente e ci stiamo riuscendo. Cercheremo di restare al vertice per portare sempre più in alto il nome del territorio e per farlo dovremo mantenere un’identità precisa. Il mio futuro? Intanto ho rinnovato il contratto fino al 2023, poi vedremo. Sicuramente non penso al ritiro: ho ancora la voglia di un ragazzino e tanta passione per lottare per qualcosa di bello. Sono tanti i giocatori esperti che ancora dicono la loro, per esempio Buffon. A Cremona mi trovo bene, è una città tranquilla e a misura d’uomo, inoltre ci alleniamo in uno dei migliori centri sportivi d’Italia».
IL MISTER. «È stato bello ritrovare Pecchia (i due si erano incrociati a Gubbio nel 2011, ndr). Tecnicamente è cambiato molto e ora è più maturo e preparato grazie alle tante esperienze in Italia e all’estero. Le sensazioni sulla persona invece sono le stesse di allora. Il mister conosce perfettamente quali sono le mie caratteristiche e sa che per sfruttarle bene dobbiamo pressare alto per avere più palloni in area. Nell’ultimo periodo abbiamo creato tante occasioni, il che è ideale per me. Giocando più vicino alla porta avversaria posso poi anche liberare spazi per i compagni».
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