Il collega Andrea Chiavacci ha raccontato nel dettaglio la situazione in casa nerazzurra nella nostra rubrica dedicata al punto di vista avversario.

Che partita ti aspetti al Via del Mare?

“Sarà una gara tra due big di questo campionato. Sono in vetta sin dall’inizio ma sappiamo che non dipenderà da loro perché ci sono altre rivali agguerrite. E’ chiaro che il Lecce parte avvantaggiato per i due punti in più, ma entrambe hanno assoluto bisogno di vincerle tutte e tre per la A. Mi attendo dunque pochi tatticismi, perché hanno bisogno dei tre punti. Hanno due ottime difese ma non sono difensiviste, ognuna a suo modo è propositiva. Il Lecce punta molto sulla tecnica mentre il Pisa quando ha possibilità di trovare spazio sa come colpire, sia nei suoi titolari che nei rincalzi. Mi attendo dunque una bella partita in un grande ambiente”.

Come giudichi ad oggi i campionati di Pisa e Lecce? Pensi che raggiungeranno i rispettivi obiettivi?

“Il Lecce non partiva magari come primo favorito, ma era comunque nel novero delle prime. Va dato merito a Baroni principalmente di aver sistemato una difesa che lo scorso anno subiva parecchio. Ci sono state prestazioni più o meno convincenti, ma il cammino è stato positivo ed inoltre subisce poco ed ha perso meno di tutte, e queste sono numeri emblematici che aiutano a capire la bontà del percorso. C’è qualità ovunque, in avanti poi c’è poco da aggiungere. Il Pisa partiva da outsider, chi dice che doveva salvarsi lo sottovalutava troppo mentre è più corretto dire che puntava ai playoff. Li ha centrati, cosa passata in secondo piano per il gran campionato disputato che lo ha visto quasi sempre in zona promozione diretta. Tolto Benevento non ha mai fatto figuracce, la difesa è stata solida e nel ritorno ha guadagnato in qualità in avanti grazie al mercato. Ci sono stati tanti aspetti positivi. Per sapere chi andrà in Serie A però serve un mago, è difficile dire chi ce la farà. Posso dire che sia Lecce che Pisa meriterebbero la promozione per quanto fatto vedere e per il cammino che hanno avuto, anche se è impossibile che ci vadano insieme in via diretta”.

L’ultima trasferta di così alto livello nella storia del club toscano è stata probabilmente proprio un Lecce-Pisa playoff per la A nel 2008. L’entusiasmo sulle sponde dell’Arno è simile a quanto visto ai tempi di Ventura?

“Quella del 2008 sicuramente, essendo una semifinale playoff, è stata una gara storica, ora però ci si arriva con molta più convinzione. Quella squadra arrivò sesta faticando ad entrare negli spareggi mentre quest’anno ci arriva dopo un’annata di vertice e che vanta un buono stato di forma. E’ chiaro che l’entusiasmo era alto, tuttavia nella specifica occasione c’era un risultato compromesso dall’andata mentre ora le possibilità sono tante anche in ottica playoff e l’ambiente è molto carico”.

Come dovrebbero scendere in campo i nerazzurri contro i giallorossi?

“Dovrebbe essere 4-3-1-2 con Livieri per l’acciaccato Nicolas, che non dovrebbe recuperare anche se ci proveranno fino all’ultimo. Difesa a 4 con Birindelli, Leverbe, Caracciolo e Beruatto, poi un centrocampo con Marin, Nagy e il grande dubbio del sostituto dello squalificato Tourè che dovrebbe essere uno tra Siega, Mastinu e De Vitis. Tra le linee Benali alle spalle di Torregrossa e Puscas”.