Ospite di Dazn Talk, l’attaccante del Lecce Francesco Di Mariano ha parlato della fresca promozione giallorossa.

FESTA. “Non ho ancora metabolizzato il tutto. I primi tre giorni sono stati assurdi, andavo a dormire alle cinque o sei del mattina e, pur non bevendo usualmente non ti dico cosa ho bevuto. Abbiamo festeggiato a dovere in una piazza stupenda”.

SERIE A. “Quest’anno è stata un’emozione più forte dell’anno scorso perché arrivare primo non è semplice, soprattutto nel più difficile campionato degli ultimi dieci anni. Poi vincere a Lecce non è come vincere dalle altre parti. Non sono salentino doc ma ho fatto le giovanili qui, vedevo la Serie A sugli spalti del Via del Mare. Da parte mia c’è tutta la voglia di restare qui, non vedo motivi per cui dovrei andarmene. L’anno scorso mi hanno fatto annusare la A, quest’anno non me la toglierà nessuno. Voglio fare qualcosa di grande ancora per il Lecce. Voglio restare qui a lottare per questi colori”.

FANTACALCIO. “Su di me non rispondo anche se mi sento pronto per la A, so che posso dire la mia. Come compagni punterei forte su Coda e Strefezza”.

GRUPPO. “Non è che seri ce ne fossero così tanti. Lo stesso Lucioni, quando c’è da fare il discorso serio lo fa ma è anche il primo a scherzare. I più giocherelloni è senza dubbio Coda, fa un sacco di scherzi. Tolto il capitano come uomini spogliatoi direi Calabresi e Blin, mi hanno colpito più di tutti. Sono degli esempi perché anche quando non giocavano riuscivano a trascinare la squadra, partendo dall’atteggiamento negli allenamenti. Se ho insegnato il leccese a qualche giocatore nordico? Alcuni a malapena parlano italiano, ma quando sono arrivato c’era Hjulmand che già diceva qualche parolaccia in salentino. Comunque quest’anno si è formato davvero un gruppo straordinario, gli stranieri stavano spesso più insieme tra di loro ma in generale abbiamo legato molto tutti”.

HJULMAND. “Penso possa crescere ancora tanto perché ha una fame ed una qualità pazzesche. Ad esempio dopo il pari di Cosenza è davvero nero, furioso, cosa che per un ’99 non è scontata o semplice. Ha davvero carattere e voglia di migliorarsi straordinarie”.

TIFOSI. “Il pubblico leccese sa fare la differenza come altri non riescono, è davvero un dodicesimo uomo e non per modo di dire. Quando entri in uno stadio del genere da avversario un po’ ti destabilizza, quando il pubblico è il tuo non vedi l’ora di giocare in casa”.

ROSA. “Qualche ritocco andrà fatto, sicuramente sarà così perché servono sempre più qualità ed esperienza. Penso però che avere una base solida che non va stravolta sia importantissimo, vedi anche quello che ha fatto l’Empoli che si è salvato già nel girone d’andata”.