Già dalle prime ore del mattino i tifosi si sono ritrovati al Via del Mare per la sottoscrizione dell’abbonamento per la Serie A.
Un richiamo troppo forte, rimadati tutti gli appuntamenti di lavoro, o c’è chi addirittura ha preso un giorno di ferie per potersi mettere in tasca la preziosa tessera che garantisce un posto al Via del Mare per il prossimo campionato in cui la formazione di Marco Baroni sarà protagonista nel massimo torneo nazionale. Uno slancio d’affetto per la maglia giallorossa che ha colto di sopresa anche la macchina organizzativa, tanto che è stata necessaria la distribuzione dei numeretti, per gestire la coda che si è andata a formare nel corso degli ultimi minuti. Oltre 200 sono le persone che si erano presentate fuori dai cancelli dello stadio per la sottoscrizione dell’abbonamento prima dell’orario d’apertura previsto per le ore 10.
Situazione imbarazzante a dir poco
La coda si è creata per la disorganizzazione. L’ennesima di questi anni per la campagna abbonamenti.
200? Alle 10 c’erano gia 300 cristiani nanti a me
Cari miei, sono da questa mattina ore otto in questo momento aspetto x rinnovare il mio abbonamento. Credo che il mio turno avverrà verso le ore 20.00. alla faccia della buona organizzazione del dott. Liguori. Chi vi scrive viene da San Giorgio Ionico.
Organizzazione pessima al primo giorno di abbonamenti… Siamo in coda da 6 ore e hanno fatto solo 40 abbonamenti, le persone stanno impazzendo!
Abbonati da serie A, organizzazione da serie D.
Camina tiè e lu picciotto
Dhri cristiani.
De Picciotto guarda che coda!!!!
Forza Lecce
Stupido, senza De Picciotto col ca***o che salivamo in A ; lo volete capire si o no?? Poi, gli imprenditori che vengono ad investire qui nel Salento sono benvenuti!
Tu non hai capito un c…….o imprenditori non ci servono i soci devono avere passione per il Lecce .non ci servono imprenditori perché pensano solo ai loro interessi se non ai capito mi dispiace
Secondo me sei tu che non hai capito un caxxo. Gustati la A vedrai che fine farai con gli imprenditori locali se non sono pieni di soldi.
Gli imprenditori che vengono ad investire nel Salento sono sempre e tutti benvenuti! Ma ciò non comporta che poi, chiunque esso sia, possa permettersi il lusso di mancare di rispetto alla dignità ed alle potenzialità della nostra Piazza! E De Picciotto, con l’aria seccata del grander, con le sue uscite ha più volte ostentato la convinzione di potersi concedere qualsiasi libertà a discapito dell’Ambiente. Pertanto, un conto è la riconoscenza per l’importante contribuito che ci ha fornito, altra cosa però è ignorare le sue costanti uscite fuori luogo e fuori tempo! Per cui, grazie tante per quanto ha fatto…ma adesso JENTU TE RETU e ARCU TE PRATU!
Ma scusa quali sarebbero queste gravi dichiarazioni di De Picciotto che hanno sollevato tutto questo polverone?1) Che il Lecce e il Bari si sarebbero potute unire in un’unica squadra denominata Puglia? Bha.. è solo una sua idea – calcisticamente irrealizzabile – buttata lì senza immaginare le conseguenze tra le tifoserie, ma considera che lui ragiona da imprenditore più che da tifoso.2) Che in società ci sono dei debiti? È verità lo hanno apertamente dichiarato il presidente il DT etc. Comunque sono debiti che la società sta ripianando. Probabilmente De Picciotto che non aveva altra esperienza nel calcio si è un po’ impressionato di alcune situazioni, ma certo è che la tifoseria non lo ha aiutato minimamente! Sia chiaro che quando in una società un socio viene meno questo è un aspetto negativo non positivo. Comunque speriamo bene per il Lecce.
Basterebbe il tuo punto 1 per non andare avanti! Ma se proprio vogliamo proseguire: intorno ai debiti, ripianabilissimi, De Picciotto ha fatto solo della retorica inutile e a buon mercato, in quanto tutti riconosciamo la giustezza di una gestione della spesa e del bilancio societario oculato e parsimonioso! Magari con investimenti lungimiranti solo sul settore giovanile! Pertanto, di cosa stiamo parlando?! Che poi il buon René abbia affermato in continuazione che “in fondo” Lecce è solo una cittadina provinciale con appena 100mila abitanti (…come dire: ma cosa pretendete voi Zulù?!) sminuendo volontariamente la dignità e le potenzialità di un bacino di utenza di circa un milione e mezzo di abitanti, se a te questo andava bene, sappi che a me ed a centinaia di migliaia di Salentini assolutamente no! Poi, quando hai tempo, mi spieghi pure in che modo noi tifosi avremmo dovuto aiutare De Picciotto?! E concludo col dirti che per me, e per tanti altri, la sua uscita è stata una conquista, non una perdita, in quanto il Salento ha uno spiccato senso della riconoscenza, ma non concede a nessuno, chiunque esso sia, di ostentare spavalderie spadroneggianti per nessuna ragione al mondo, in quanto la nostra onorabilità, da secoli, non è mai stata e mai sarà in vendita! A nessun prezzo!
AVANTI SAVERIO, AVANTI LECCE, AVANTI SALENTO!