Il difensore originario di Guadalupa apprezzato per l’impegno e l’aiuto che diede alla difesa vincente di Sonetti. Sfortunato, invece, il proprio rapporto con le autoreti.
Tra i giocatori che hanno raggiunto score da record in maglia Lecce ci sono, ovviamente, anche coloro che certi risultati personali li ricordano con meno piacere. Come chi, ad esempio, oltre a conquistare traguardi importanti di squadra come una promozione (tanto da venire ricordato con gran simpatia dai tifosi) ha gonfiato un po’ troppe volte la porta sbagliata.
Parliamo di Jean-Pierre Cyprien, difensore francese che ha vestito la maglia del Lecce nelle stagioni 1997/98 e 1998/99. Calciatore arcigno, rapido ma al tempo stesso non certo tra i più dotati dal punto di vista tecnico e del tempismo palla al piede, è stato protagonista di una retrocessione e una promozione in giallorosso.
Molti, in particolare, se lo ricorderanno però per aver segnato più autogol che gol da calciatore dei salentini. Per ben tre volte, infatti, Cyprien ha messo la palla alle spalle del proprio portiere nella sua prima annata in giallorosso. La prima di queste in una giornata storica, quella della vittoria sul campo del Milan. Era il 19 ottobre quando, con i suoi in vantaggio 0-2, il difensore intercettò male il cross di Ba ingannando Lorieri e riaprendo un match che si concluse comunque con il successo del Lecce.
Passano i mesi, si arriva a febbraio ed i giallorossi sono di scena a Udine. Con il match in equilibrio assoluto, al 20′ ancora Cyprien sfortunato protagonista. Stavolta il francese ha decisamente meno colpe, reo solo di trovarsi nel posto sbagliato deviando di petto la respinta di Lorieri, con la palla che si insacca in rete. E’ il gol che apre quella che, assieme a Inter-Lecce di due anni dopo e a Lecce-Palermo del 1993/94, resta la peggior sconfitta di sempre nella storia giallorossa.
Il trittico è poi completato da Brescia-Lecce del marzo 1998. I salentini, intenti a giocarsi le ultime chance di salvezza, sono avanti 1-2 alla mezz’ora. E’ lì che Cyprien si ritrova ancora una volta involontario finalizzatore della manovra avversaria, con una deviazione di quelle che, a dir la verità, oggi non verrebbero considerate come autoreti. Il referto lo inserisce comunque nel tabellino dei marcatori e alla fine sarà 3-2 biancazzurro.
Per il Lecce, non certo a causa delle disavventure del francese, sarà Serie B. Categoria subito abbandonata l’anno dopo anche grazie alle prestazioni difensive del nativo di Guadalupa. Giusto in tempo per lasciare un buon ricordo ai tifosi giallorossi, salutati l’estate successiva. E pazienza per le sfortunate deviazioni.
Buon difensore
Chiedetelo al povero Cavasin se lo ricorda 🤣
Se veniva puntato in velocità andava chiaramente in difficoltà ma quando presidiava l’area lo faceva bene, al di lá di qualche autogoal
Se non sbaglio ci fu un litigio con gli ultrà???
Forse ti riferisci ad Anglomá
Fortissimo
Un grande!!! Purtroppo con la filosofia difensiva di Zeman, tutti erano a rischio figuraccia
che scarparu ahahahha
Mi ricordo un calcio di rigore comico
In pochi sanno che sua moglie venne cornificata con la moglie di Martinez, che non solo si trovò un figlio mulatto ma fu costretto ad andarsene a Bologna
Gambe magrissime cme grissini che sembrava si spezzassero da un momento all’altro…..si credeva Thuram,cmq un onesto giocatore….vero Roberto Faggiano ?
Le 5/6 autoreti fatte💪🏻
In molti ricordano la sua consorte
Gran difensore, vecchio stampo forse un po’ rude ma efficace. Avercene difensori così nel calcio di oggi
Bomberone nella propria porta, tecnica pari allo 0,1 ma grande cuore. Era una A anni luce da questa e quel Lecce era troppo fragile esclusi Lorieri, Palmieri , Conticchio, Piangerelli e Sakic ,(fino a gennaio)