In attesa di puntellare l’attacco e rinforzare il centrocampo serve regalare a Baroni due centrali titolari.

Il dietrofront di Nikola Maksimovic ad affare praticamente fatto ha lasciato inalterato il parco difensori centrali del Lecce, il quale è ancora in attesa di rinforzi. Necessità che da un lato si somma a quelle fisiologicamente (da neopromossa con nemmeno un mese di mercato alle spalle) già presenti negli altri reparti, dall’altro assume i connotati della priorità visto l’avvicinarsi dei primi impegni ufficiali. E, soprattutto, dell’importanza che la difesa per il tipo di calcio che dovranno fare i salentini in Serie A.

L’attuale composizione del parco difensori centrali del Lecce conta al momento, con Simic passato all’Ascoli, quattro elementi. Al momento i titolari sarebbero Alessandro Tuia e Kastriot Dermaku, elementi esperti e che possono dire la loro ma che, per affidabilità fisica non al top e qualità inferiori a quelle dell’ex capitano Lucioni, si sono di fatto giocati una maglia nella scorsa Serie B. Se a ciò si aggiunge che gli altri elementi disponibili al centro sarebbero il jolly Calabresi ed il baby esordiente Ciucci, il risultato è presto detto: al Lecce mancano due difensori centrali da titolarità in Serie A.

Corvino ha dovuto rimescolare un po’ le carte dopo l’improvviso no di Maksimovic, ma ha nomi già pronti e contatti già avviati. Con il norvegese Risa ma non solo, visto che l’idea originaria resterebbe quella di puntare su una scommessa da affiancare ad un elemento che ha già saputo affermarsi nel massimo campionato. Una strada in salita ma di quelle che la direzione tecnica ha già percorso in passato (anche a Lecce) con risultati oltre le aspettative. Il tempo scorre (non è da escludere che il secondo dei colpi in canna possa essere un’occasione nell’ultima parte del mercato), ma anche al centro arriveranno presto dei rinforzi importanti.