Ricorrenza tonda proprio nel giorno di un nuovo esordio in una Serie A che chiama i giallorossi all’ennesimo tentativo di impresa della loro storia.

Dal 13 agosto 2012 al 13 agosto 2022 sono passati dieci anni tondi, ma sembra sia passata un’eternità. L’illecito che portò alla doppia retrocessione, l’infinito incubo chiamato Serie C, il doppio rischio della fine di un’era scongiurata dapprima dai Tesoro e poi dalla cordata Sticchi, la doppia promozione ed il nuovo ritorno tra i big. Tutto contraddistinto da due elementi insiti nel dna dell’Unione Sportiva Lecce: la lotta e la sofferenza.

Al Lecce mai nessuno ha regalato nulla, le pagine di storia le ha scritto sempre da solo. L’ultima targata Sticchi, Corvino, Baroni, Hjulmand, Strefezza, soci e compagni. Una storia bellissima perché la promozione in Serie A è un obiettivo che vale come una qualificazione europea: tutt’altro che scontata, anche se in troppi sembra l’abbiano dimenticato. Ed ora c’è un trionfo ancor più difficile ed importante da raggiungere chiamato salvezza, il nostro Scudetto. A lungo un mantra da ripetere per convincersi quanto sia difficile raggiungerlo. Quest’anno sarà il più difficile? Forse, come lo stanno dimostrando le difficoltà in un mercato che crea sempre più disparità a seconda delle mentalità e delle strade economiche che si vogliono perseguire. Per analizzare con più precisione ci sarà tutto il tempo. Oggi, così come per altre 37 battaglie, le chiacchiere staranno a zero. Oggi ci sarà da lottare per prendersi un altro sogno.