Il centrocampista di Fasano è il personaggio scelto per la nostra rubrica sui doppi ex con quattro stagioni in giallorosso e tre col club felsineo.
Paradiso, inferno e purgatorio. Si potrebbe sintetizzare così la storia tra Renato Olive e il Lecce. Il centrocampista arrivò in giallorosso dalla Vis Pesaro nel 1992, facendo parte di una squadra giovane ma compatta che, allenata dal compianto Bruno Bolchi, conquisto un’insperata promozione in Serie A. Olive esordì alla terza giornata di campionato nell’1-1 con il Cesena. Alla fine di quel campionato le presenze furono 19 con un gol…contro il Bologna battuto 3-0 al Via del Mare. In A, Olive giocò 13 gare nell’infausta stagione degli ultimi punti. Nel 1994/1995, altro anno da dimenticare con il Lecce ancora ultimo ma in B (24 punti), Olive giocò 31 volte segnando nella sconfitta 3-2 contro l’Udinese. In C, il classe 1971 fu uno dei pochi a far parte della ricostruzione targata Semeraro-Ventura insieme a Monaco, Macellari, Pittalis e Russo. Nel Lecce che vinse la C guidato dai gol di Francioso e Palmieri, Olive contribuì a far legna in mediana con 25 caps per poi restare nel terzo livello legandosi alla Fidelis Andria.
Il calciatore riconquistò la Serie A con il Perugia di Gaucci, ultima tappa prima del passaggio al Bologna nel 2000/2001. Al Dall’Ara, Olive fu allenato per tra stagioni da Francesco Guidolin, che ripose in lui tanta fiducia confermandolo nel cuore del centrocampo per tutti e tre i campionati dove totalizzò 86 presenze e 5 gol. Dopo il settimo posto del 2000/2001, Olive partecipò anche alla Coppa Intertoto, segnando anche nel doppio confronto della semifinale con il Teplice (5-1 in Emilia). Il Bologna fallì l’aggancio alla Coppa UEFA perdendò però una delle tre finali contro il Fulham.
si intonava un coro in maglia giallorossa per lui❤️💛
Grande Renato!
Picchia per noi Renato Olive! Chi lo ricorda