L’ex capitano del Lecce è un punto di forza del Lecco, quarto a -2 dal Pordenone capolista nel Girone A della Serie C. Nell’intervista concessa a TuttoC, il racconto del momento e l’immancabile ricordo giallorosso
VITTORIA CON IL VICENZA E ENTUSIASMO. “Prima di tutto voglio ringraziare il pubblico che ci ha seguito numeroso e ci ha supportato. Siamo riusciti a fare quanto avevamo preparato, ovvero essere aggressivi giocando il nostro calcio. Affrontavamo una grande squadra, quindi dovevamo affrontarla in questo modo. La differenza di rendimento tra casa e trasferta? Direi abbastanza casuale nel senso che non ci sono situazioni particolari che determinano questa discrepanza. Sicuramente dobbiamo avere maggiore consapevolezza nei nostri mezzi anche in trasferta. Vogliamo proseguire il nostro percorso, per farlo dobbiamo cercare di giocare con lo stesso atteggiamento che ci caratterizza nelle partite davanti il pubblico amico. Il quarto posto ci fa sognare la B? Dobbiamo inseguire il nostro sogno, a me piacerebbe centrare la mia sesta promozione in carriera. Per i calciatori più esperti centrarla vorrebbe dire ritardare la fine della carriera, per i calciatori più giovani invece potrebbe essere una svolta. Motivo in più per dare il 100% tutti insieme per crederci lavorando ogni giorno”.
LA PROMOZIONE PIU’ ENTUSIASMANTE. “Senza dubbio quelle di Lecce, perché io sono salentino e portare la squadra della mia città dalla serie C alla massima serie è stato qualcosa di speciale”.
AI MASSIMI LIVELLI VERSO I 38 ANNI. “Oltre all’allenamento curo molto il mio fisico, facendo anche attività extra calcio come pilates lavorando in palestra riposando quando è necessario. Fino a quando il fisico e la mente risponderanno, io continuerò a giocare perché è una cosa che amo. Al futuro non ci penso al momento, potrei pensare di fare l’allenatore, in ogni caso l’idea è di rimanere nel mondo del calcio”.