I giallorossi, terzultimi per bottino di punti raccolto tra le mura amiche, dove hanno sempre subito gol, cercano l’inversione di rotta dopo due sconfitte nel momento più importante del campionato
Il Via del Mare deve tornare a essere un fortino. Il Lecce ha bisogno di suggellare un campionato sinora dove il rendimento è stato sopra le aspettative mettendosi alle spalle le due sconfitte consecutive rimediate contro Sassuolo e Inter, partite in cui gli episodi hanno reso vana la solita prestazione basata sulla compattezza che ormai contraddistingue e inorgoglisce il gruppo giallorosso.
La formazione salentina non ha uno straordinario rendimento interno: è la terzultima per punti fatti tra le mura amiche con due sole vittorie e 12 punti totalizzati. Peggio del Lecce hanno fatto solo Cremonese (6 punti) e Sampdoria (4). Davanti ai giallorossi, invece ci sono Verona (13) e Salernitana (15). L’avversario, di domani, il Torino, ha interrotto con l’1-0 al Bologna un trittico di gare in cui aveva raccolto solo un punto.
Wladimiro Falcone, sempre in campo in queste 25 gare, deve ancora festeggiare un clean sheet al Via del Mare. Il Lecce non ha preso reti solo in tre circostanze, sui campi di Sampdoria, Spezia e Cremonese. Nella speciale classifica delle porte inviolate il Lecce è al palo insieme a Bologna e Cremonese.
Gli episodi non fanno parte delle partite? Se non ci fossero, tutti gli incontri finirebbero 0 a 0. Rimane il fatto che nelle ultime due partite, abbiamo centrato lo specchio della porta in un’unica occasione e questo è preoccupante, giocare per circa 200 minuti senza che i portieri avversari accennino ad una sola parata fa pensare. Mancano dodici incontri e la matematica, con altri 8/9 punti, ci darebbe ragione , ma sono i fantasmi del passato che non ci fanno stare tranquilli.