Il capitano del Lecce è stato intervistato dalla televisione danese TV2Sport nel giorno in cui la selezione di Kasper Hjulmand comincerà il cammino verso gli Europei 2024

Morten Hjulmand si dimostra raggiante nell’intervista resa dal ritiro di Helsingor: “È una grande opportunità per me personalmente, ma anche per la mia famiglia. È sempre stato un grande sogno per la nostra famiglia essere rappresentati un giorno in nazionale”

Il racconto di Morten comincia dalla decisione di lasciare a 19 anni il Copenhagen dopo la trafila giovanile. L’Admira Wacker, squadra della Serie A austriaca, puntò forte su di lui nonostante una tradizione sportiva non propriamente lunga: “Nemmeno io avevo mai sentito parlare del club. Ma insieme ai miei consiglieri abbiamo trovato questo club in Austria che aveva preparato un piano chiaro per me. Avrei potuto restare. A quel tempo, avevamo cercato solo all’estero, perché era lì che volevo lavorare, quindi non avevamo davvero cercato alcuna opportunità a casa in Danimarca. Ho preso il primo e il migliore. Era l’unica offerta che mi arrivò? Sì, quella era l’offerta che avevo. Non ho avuto alcun interesse da parte di altri club. Abbiamo fatto questo passo perché era il passo giusto nel mio sviluppo”

Il 23enne del Lecce ricorda positivamente il passaggio all’Admira Wacker, squadra della città di Modling: “Sono entrato in un club molto, molto piccolo che finanziariamente non poteva competere con i grandi. Mi hanno dato un’enorme fiducia e mi hanno dato un sacco di tempo per giocare che stavo cercando. Non volevo sedermi in panchina in un club in Danimarca o all’estero. È un club che gioca con giocatori molto giovani e poi li valorizza, ed era anche quello che volevano da me”

Il Lecce pescò Hjulmand mentre la squadra navigava i bassifondi del campionato: “Avevamo diverse opzioni, ma il calcio italiano mi piaceva e sapevo che la Serie B era un livello eccellente. Almeno meglio di quello da cui venivo in Austria. Avevo una predilezione per l’Italia attraverso la mia famiglia, quindi in quel modo sembrava molto ovvio cercare quell’opportunità. Da bambino ho spesso trascorso le vacanze in Italia con la famiglia. Sto prendendo confidenza con la lingua. Tutto si svolge in italiano ed è così che mi comporto quotidianamente”.

L’ascesa verticale con il Lecce, dalla promozione in Serie A all’interessamento di grandi club, non sposta l’equilibrio e i valori di Morten Hjulmand: “Non penso al futuro perché dedico tutto il mio tempo della giornata al Lecce. Passo tutto il mio tempo a fare del mio meglio e lottare il più possibile per salvare il mio club in un campionato difficile”.

Il debutto in nazionale è il sogno che può diventare realtà tra la partita di oggi contro la Finlandia e il prossimo impegno con il Kazakistan: “Certo che sogno di debuttare. Che siano 90, 50, 30, 20, 10 o 0 minuti non mi importa. Cerco di essere il più pronto possibile e di dare una mano alla squadra. Voglio aiutare la squadra a ottenere i sei punti, che ovviamente dobbiamo ottenere. Qualunque cosa mi chieda Kasper Hjulmand lo farò. Sono venuto qui per mettermi in mostra. Spero che ci vorranno pochi minuti, ma non spetta a me decidere”.