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Penna in trasferta – Massari (SoloLaLazio.it): “Tante le aspettative, l’undici di Sarri non è più una sorpresa”

Il collega Michele Massari ha raccontato nel dettaglio la situazione in casa biancoceleste nella nostra rubrica dedicata al punto di vista avversario

Qual è stato il processo di avvicinamento della Lazio al match di domenica?

“L’estate biancoceleste è stata particolare. Da una parte ci sono stati i rumor di mercato che erano molto pressanti e ci si aspettava che quasi tutti gli acquisti arrivassero ad inizio luglio, in modo che potessero lavorare con Sarri e la squadra biancoceleste già in ritiro ad Auronzo di Cadore. Mentre dall’altra parte ci sono stati i calciatori che hanno lavorato duramente per riprendere da dove si erano fermati perché c’è la convinzione di fondo nella squadra che il percorso fatto finora con Sarri non sia ancora giunto alla fine e che si possa fare ancora meglio rispetto alla scorsa stagione, culminata col secondo posto in classifica. Credo anche che queste sensazioni, grazie anche ai nuovi acquisti arrivati ad agosto (nonostante la cessione di Milinkovic), stiano arrivando pure ai tifosi e agli addetti ai lavori. Perciò per la prima di campionato la squadra è carica e l’ambiente è ricco di aspettative ed entusiasmo”.

Quali sono punti deboli e di forza del collettivo di Sarri?

“I punti di forza della Lazio di Sarri sono il fatto che ormai la squadra gioca a memoria, avendo ormai incorporato tutti gli schemi del tecnico toscano, senza dimenticare i meccanismi difensivi che sono stati la chiave del successo della scorsa stagione, a cui ci si augura che Ciro Immobile torni al massimo della forma e che non sia più tartassato dagli infortuni, in modo che pure l’attacco biancoceleste torni ad essere prolifico come al primo anno di Sarri alla Lazio. Le cose che vanno ancora migliorate sono soprattutto due: la capacità di saper ribaltare il risultato quando si passa in svantaggio per primi durante la gara e la cura dei dettagli che l’anno scorso sono costati almeno 7 punti (se non di più) con le cosiddette “piccole” squadre come Sampdoria, Salernitana, Empoli etc… Se il tecnico toscano elimina anche questi difetti, allora la Lazio può diventare ancor più forte e temibile per le avversarie in campionato”.

Come cambierà il ruolo della squadra biancoceleste in Serie A alla luce della partecipazione alla Champions League?

“Adesso la Lazio deve tenere da conto che non potrà più contare su nessun fattore sorpresa perché ormai tutte le squadre di Serie A la conoscono molto bene e giocheranno tutte spendendo il doppio delle energie quando la affronteranno. Perciò la Lazio dovrà avere una continuità di rendimento tale da riuscire a non soffrire questo genere di partite che saranno numerose in questa stagione, tenendo conto tra l’altro che adesso l’obiettivo minimo è centrare la qualificazione alla prossima Champions League, di conseguenza ci sono anche maggiori aspettative sulla Lazio di Sarri. Anche se, come già detto prima, questo non significa che la squadra allenata dal tecnico toscano non possa ambire addirittura all’obiettivo “massimo” perché quest’anno il campionato ha forse l’anomalia di non avere un “vero” favorito riconosciuto all’unanimità dalla critica e dagli addetti ai lavori. Di conseguenza, mai come in questa stagione nulla è precluso per nessuno, soprattutto quando si parla di scudetto e la Lazio potrebbe avere la sua occasione se saprà correggere gli ultimi difetti che le sono rimasti”,

Che opinione hai del Lecce di Roberto D’Aversa e come vedi il passaggio di panchina avvenuto in estate?

“L’anno scorso il Lecce ha fatto una stagione memorabile grazie all’organizzazione di gioco che l’ha contraddistinta rispetto a tante squadre in Serie A e le ha permesso di conquistare diversi punti anche con le big di campionato. Buona parte del merito è stata giustamente attribuita a mister Marco Baroni che ha svolto un lavoro veramente egregio. Nonostante il suo addio, la società si è affidata ad un allenatore, come Roberto D’Aversa, che conosce bene la Serie A e che sa come affrontare e superare diverse insidie, soprattutto quando allenava il Parma che ha riportato in Serie A e che lo ha mantenuto lì per due stagioni in maniera splendida. Perciò il Lecce può giocarsi serenamente le sue carte per guadagnarsi anche quest’anno la permanenza in A”.

Come dovrebbero scendere in campo gli Aquilotti contro i giallorossi?

“Non ci sono particolari dubbi di formazione in casa Lazio, in vista della trasferta di Lecce. L’attacco sarà composto da Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni. Anche in difesa dovrebbero essere confermati sia Provedel in porta che il quartetto difensivo formato da Lazzari, Casale, Romagnoli e Marusic. Invece a centrocampo sono sicuri del posto Cataldi e Luis Alberto, mentre Vecino e il nuovo arrivato Kamada si contenderanno il posto di mezz’ala destra. Recuperati dai rispettivi infortuni sia Pedro che Hysaj”.

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Massimo
Massimo
8 mesi fa

Io non capisco il Lecce a vinto meritatamente parlano della Lazio 23 tiri in porta. Contro la vice campione d’Italia. Cosa volete di più?O visto il programma sportivo su Italia uno. Il grande Zazzaroni a detto non capisco come il nostro Lecce a vinto contro la Lazio. Zazzaroni a ba curcate.non a fatto i complimenti al Lecce. Parlano solo delle solite squadre.

Alessandro
Alessandro
8 mesi fa

Avanti Lecceeeeeee…….forzaaaaaaas

Damiano
Damiano
8 mesi fa

Occhio alle sorprese ss lazio..😉

LegioX
LegioX
8 mesi fa

Ho l’impressione che il livello delle loro aspettative sia un po’ elevato: l’anno scorso hanno beneficiato delle crisi delle strisciate e queat’anno manca un box-to-box del calibro di Milinkovic

Gianni4
Gianni4
8 mesi fa
Reply to  LegioX

Infatti, in genere i romani sono megalomani, ma i laziali raggiungono livelli patologici. Quest’anno gli andrà di gran lusso se si qualificano per la Conference.

Adrian 26.05.2013
Adrian 26.05.2013
8 mesi fa
Reply to  Gianni4

I corropolesi sono megalomani: AS Roma Fusion 1927

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