Con la rimonta da 2-0 a 2-2, la squadra di Roberto D’Aversa ha mantenuto l’imbattibilità in campionato dopo aver affrontato Lazio e Fiorentina
Il Lecce riacciuffa la Fiorentina al Franchi e rovina l’esordio casalingo dei viola. Il 2-2 firmato Rafia-Krstovic, entrambi al primo gol in Serie A, permette ai giallorossi dell’allenatore abruzzese l’ingresso in una prima statistica con (più) precedenti confortanti. Nei suoi 18 campionati di Serie A, il Lecce ha superato senza sconfitte i primi due turni in due occasioni. Una volta, poi, si è giunti alla salvezza.
Nel 2001/2002, l’undici di Alberto Cavasin, reduce già da due salvezze, totalizzò 4 punti dopo il pareggio con il Parma (gol di Chevanton all’esordio pareggiato da Di Vaio) prima di vincere 1-2 a Piacenza in rimonta grazie alla doppietta di Giacomazzi. In verità, il Lecce allungò l’imbattibilità con due pareggi (1-1 a Brescia e 0-0 con la Juventus in casa) per poi cadere alla quinta partita contro l’Hellas Verona (2-1).
L’analogia che si augurano di vivere i tifosi giallorossi risale al campionato 2004/2005. Il Lecce di Zdenek Zeman iniziò a mille e dopo due giornate il bottino era di 4 punti. Al 2-2 del debutto in casa dell’Atalanta (Giacomazzi-Bojinov a riacciuffare Pazzini e Albertini) fece seguito il netto 4-1 in rimonta rifilato al Brescia al Via del Mare. Anche quell’anno, i risultati utili dall’avvio furono quattro. Prima di perdere ancora a Verona, ma stavolta col Chievo (2-1 con inutile eurogol nel finale di Vucinic), il Lecce bloccò la Roma 2-2 all’Olimpico e, ancora in rimonta dopo l’illusorio vantaggio di Mauro Esposito, calò il tris al Cagliari.
Alberto Cavasin, Eugenio Fascetti…
Fascetti no.