Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com di questo avvio di campionato
INIZIO. “Fin dal ritiro ho visto l’allenatore con una voglia e determinazione importante. Ha avuto un periodo di sosta forzata e aveva tanta fame di lavoro. Tante operazioni di mercato durante il ritiro e credo che la cosa non l’abbia troppo agevolato. È stato bravissimo e lucido a costruire in quei giorni. Ha tratto il meglio da chi è restato e ha inserito bene anche i nuovi. Sono molto contento di questo avvio, sebbene viste le difficoltà del calendario fosse difficile da prevedere”.
STRANIERI. “Il calcio ha un mercato globale, soprattutto per una piccola come la nostra. Difficile fare un mercato sugli italiani che non siano in prestito. Prendere giocatori dalle big per formarli e poi perderli non fa parte della politica del nostro club. È una politica che splendidamente viene messa in pratica da Corvino e Trinchera. Li prendiamo giovani? È vero. Li prendiamo stranieri? È vero. Ma ora è questo il mercato”.
ARABIA. “Non sono spaventato da questi flussi. È un mercato che va tanto sui nomi consolidati. Noi i nomi sappiamo produrli e casomai possiamo monetizzare vendendoli poi lì. Per noi questo tipo di mercato può essere una risorsa e un premio della capacità di sviluppare talenti. Dovessero andare, oltre che sui calciatori, anche sui dirigenti bravi, potrebbe essere un problema”.
SALENTO. “Corvino ha un forte legame col nostro territorio, così come il sottoscritto. È qualcosa che ci fa lavorare al 110%. Quando ci troviamo a dover convincere calciatori che sono indecisi se venire da noi o altrove, riusciamo ad invogliarli anche con la bellezza della città e con il calore del nostro popolo”.
STADIO. “Il tema è centralissimo. Quello riferito alle strutture. Stiamo cercando di trarre vantaggio da un evento specifico, vale a dire i Giochi del Mediterraneo 2026. C’erano dei fondi che erano destinati a questo evento. Lo Stato interverrà su delle strutture, che ci darà una mano col “Via del Mare”. Tutti gli interventi di ristrutturazione li abbiamo dovuti in passato sostenere noi, togliendo soldi dal processo di crescita sportiva. Credo che sia un tema da governo centrale con una Legge sugli Stadi che aiuti il movimento. Vado avanti mettendo delle toppe al vecchio Via del Mare, ma non è giusto nei confronti dei 30.000 che vengono a riempire il nostro impianto”.
TIFOSI. “Ho cercato di eliminare ogni tipo di barriera e di distanza con la nostra tifoseria. Noi dobbiamo essere a disposizione del territorio, della tifoseria, della gente, dei ragazzi delle scuole, del carcere. Dobbiamo essere una risorsa 7 giorni su 7 e dobbiamo essere un centro “oltre il calcio”. Passando alla squadra, la copertina in questi giorni è giustamente dei nuovi, ma avete fatto bene a sottolineare lo spirito di Strefezza, che da capitano va in panchina, poi entra in corsa con una fame importante”.
Grande Presidente…..e Avanti Lecceeeeeee
Grazie mille Presidente
Se non ti puoi permettere Porto Cervo, te ne vai in Grecia, Albania, Croazia ….. 💛❤️
Il Lecce inizia a dare fastidio, questo è il problema.
Il Milan ha solo Calabria come Italiano, l’Inter solo Dimarco, la Roma Lazio Genoa Etc Idem.
Tutti pieni di stranieri eppure guardano tutti in casa Lecce.
Non penso sia questione di fastidio, quanto di comodità. Prendersela con i piccoli è meglio che farlo con i cosiddetti grandi. Perchè il campionato è questione di sette-otto società. Il resto, zitti e buoni. Sono anni che le rose delle formazioni sono piene zeppe di stranieri di ogni tipo. E se lo fanno loro, bene. Se lo fanno gli altri, semplicemente no. Applicando le regole e cercando altrove cerchiamo di andare avanti da soli chiedendo poco o niente agli altri perchè dobbiamo creare valore per autosostenerci. E questo ci pone fuori dal coro. Perchè le grandi o presunte tali hanno avuto sempre trenta giocatori in prima squadra ed altrettanti, o quasi, in giro per l’Italia a fare esperienza. Senza ritorno per chi l’esperienza gliela faceva fare. Corvino ha dimostrato che i calciatori bravi sono dappertutto, basta avere la volontà di saperli trovare e la pazienza di farli crescere. A costi sostenibili. Se non si può fare con gli italiani per il loro costo, allora ci si rivolge altrove. Punto.
Illuminanti, in questo senso, le parole di SSD riguardo il nuovo mercato arabo. È una buona opportunità per “esporre” quanto “prodotto”. E sostenersi. Perchè in questo mondo globalizzato una realtà periferica come la nostra deve agire così per vivere e per non essere satellite o parcheggio di nessuno.
Non possiamo chiamare i calciatori comunitari “stranieri ” ! Dite a Gravina che non siamo piu nei primi del 900 anche se forse preferirebbe,
Alla fine l’unico a lamentarsi del mercato di giovani stranieri e per la prima squadra, e per la primavera è il solo Gravina, che secondo me oramai ha le ore contate. Con questo signore abbiamo perso ogni peso e potere politico nel calcio che conta e si vede da come Infantino e Ceferin trattano l’Italia ed il calcio italiano. Ai tempi di Matarrese, e lo dico da nemico giurato dei baresi, ma ai tempi di Matarrese tutto questo non succedeva, perché Matarrese con queste figure andava giù a muso duro senza paura dello scontro. Nn ce ne sono più di presidenti della FIGC di quel livello, spessore e personalità. Detto questo speriamo che arrivino i fondi giusti dai giochi del Mediterraneo e che come al solito nn vengano mangiati strada facendo dalla nostra eccezionale classe politica italiana, perché la capacità imprenditoriale, anche nella gestione e rimodernizzazione del Via del Mare ha evidenziato la grandissima competenza del ns presidentissimo. SSD presidente del consiglio.