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Sampdoria in B: ricorso per l’omologa con pagamento al 2043 e clausole…

L’edizione odierna del Fatto Quotidiano ospita un articolo a firma Paolo Ziliani molto critico nei confronti del presidente federale Gabriele Gravina a causa della gestione dei problemi economico-finanziari della squadra blucerchiata

La Sampdoria ha ottenuto l’accesso al campionato cadetto il 20 giugno 2023, tre settimane dopo il patteggiamento della Juventus con pagamento di 718mila euro in cambio di fatto della cancellazione degli illeciti, nonostante 28milioni di buco in bilancio esigibili in capo alla “Sport Spettacolo Holding Srl” di Massimo Ferrero, ex proprietario dei doriani. L’autore non riesce spiegarsi come mai la Sampdoria, club con 150milioni 904mila euro di debito al 31 maggio, sia stata ammessa alla Serie B e, dall’altra parte, la Reggina sia stata spedita in Serie D.

Ziliani continua parlando del ricorso per l’omologazione degli accordi e della proposta di transazione dei debiti tributari con l’Agenzia dell’Entrate. Il documento contiene due condizioni indispensabili, di natura sportive, fondamentali per ottenere l’approvazione. La prima è il ritorno immediato della Sampdoria in Serie A al termine del campionato 2023/2024 e, la seconda, è la permanenza in A nella stagione successiva. La domanda da porsi è questa: stante l’incertezza del risultato sportivo quanto è realistico che si poggia su condizioni così ferme ma non certamente prevedibili come l’andamento di un campionato. In Figc però non si è battuto ciglio.

L’articolo continua con un estratto delle parole di Gianluca Garbi, ad di Banca Sistema accorsa alla Sampdoria per dare liquidità: “Abbiamo ricevuto forti pressioni per dare supporto da moltissime società, alcune impensabili e da vari organi politici e amministratori locali e nazionali”. Ci sarebbe da chiedersi l’identità di tali soggetti e il perché di queste azioni.

A pochi giorni dal pronunciamento del Tribunale di Genova sull’omologa del debito, l’Agenzia delle Entrate ha detto sì allo stralcio del debito per un importo di 49,1 milioni (il 65%) che diventa di 17,7. Il pagamento? Al 2043, in unica soluzione. In più, se la nuova società Sampdoria che fa capo ad Andrea Radrizzani venderà il club, il debito sarà abbattuto di un ulteriore 50%.

In tutto questo, sul campo, la squadra allenata da Andrea Pirlo ha perso tutte e 4 le partite in casa ed è penultima con 4 punti, davanti solo al Lecco (con 3 partite in meno e 1 punto). A voi il pensiero, libero, su una vicenda che pone molti interrogativi sul governo e su meandri poco chiari dell’amatissimo gioco del calcio.

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Filippo
Filippo
6 mesi fa

Bisogna conoscerei fatti come sono andati realmente e la gestione sbagliata dei dirigenti della Reggina della situazione (a differenza di quelli della Sampdoria) e le colpe per avere fatto fallire la Società pur avendo un debito minore della Sampdoria. Semplicemente a Reggio sono stati degli incapaci e hanno fatto i furbi e chi ci ha rimesso sono stati i Tifosi della Reggina….. Questi sono i fatti e non i deliri di Ziliani ! Imparate ad informarvi bene prima!

Nicola
Nicola
6 mesi fa

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