Guido Marilungo a Lecce ha vissuto la sua stagione più prolifica dell’intera carriera. 13 gol in 35 presenze hanno contribuito alla risalita in A dei giallorossi. Oggi, dopo un anno alla Recanatese in C, la punta torna in Puglia, ma in Serie D. Il Barletta, squadra ambiziosa che annovera in rosa anche Ezequiel Schelotto e l’altro ex Lecce Matteo Di Piazza, lo ha scelto per centrare il ritorno in Serie C. “Tutte le categorie sono difficili, ognuna ha la sua criticità –ha raccontato Marilungo a tmw-, ma la voglia di continuare a giocare mi ha spinto a misurarmi con questa nuova sfida, con un club che ha per altro grandi ambizioni. Credo che finché c’è voglia, c’è passione, è giusto mettersi in gioco: si ha la fortuna di aver fatto di una passione un lavoro, è un aspetto da sfruttare”.
Un annoso problema della massima categoria del calcio dilettantistico è l’obbligo di schieramento degli under, fatto che divide e crea polemiche: “Non sono né a favore dell’obbligo di impiego né delle valorizzazioni, ma questa è solo una mia opinione, chi fa le leggi ne capisce più di me e avrà quindi valutato che fosse giusto agire così. Io credo al massimo si possa obbligare le squadre ad avere in rosa 7-8 giovani, che giocano però solo se meritano: non possiamo far finire la meritocrazia, giocare con obbligo è controproducente anche per i giovani stessi. Si dovrebbero ripristinare altri concetti, ma ripeto, non sono io che faccio le leggi”.
In bocca al lupo a tutti e da Leccese e calcisticamente tifoso appassionato e non fanatico vi auguro un buon campionato col 💓