La second squadra più giovane del campionato, tra le top giovani in Europa, è costruita da calciatori di tantissime nazionalità. Roberto D’Aversa dialoga con gli atleti in italiano e inglese, ma raccomanda fortemente di imparare la lingua italiana. Le difficoltà non hanno frenato l’ottimo rendimento in avvio: 12 punti conquistati da calciatori provenienti da 16 paesi diversi, con alcuni che hanno la doppia nazionalità.
A dominare un gruppo unito è la rappresentanza italiana (Gallo, Venuti, Falcone, Piccoli, Brancolini, Sansone e Faticanti) più “a metà” Gabriel Strefezza, italobrasiliano e Kastriot Dermaku, albanese di passaporto italiano. La Francia propone poi Gendrey, Blin, Oudin e Kaba. Il francese è il trait d’union per i nordafricani Rafia (Tunisia) e Touba (Algeria). Due rappresentanti per Romania (Borbei e Burnete), Svezia (Almqvist e Smajlovic), Danimarca (Dorgu e Corfitzen) poi Finlandia (Samooja), Croazia (Pongracic), Montenegro (Krstovic), Zambia (Banda), Polonia (Listkowski) e Cechia (Samek).
Blin e Gendrey, al terzo anno a Lecce, traducono i discorsi di D’Aversa per i francofoni e in inglese per Banda e Almqvist. Pongracic, poliglotta al pari di Sansone e Berisha, dialoga invece con Krstovic, Ramadani e Smajlovic. Dorgu e Corfitzen hanno più difficoltà.
Lu Baschirottu l’ati ggià vinnutu?
Che immagine forte!