ROMA -LECCE
CRONACA DI UN SUICIDIO TATTICO.
ROMA 3-4-2-1 LECCE 4-3-3.
PRIMO TEMPO 0-0
Al 70′
Cambio Roma, Sanchez per Bove (cambio a centrocampo) assetto tattico invariato per la Roma.
Nel Lecce in precedenza (62′) Gallo per Dorgu e Gonzalez per Rafia lasciando immutato l’assetto tattico.
Al 71′ Goal Lecce con Almqvist!
Al 73′ cambio Roma Azmoun x Aouar e passaggio al
3-4-1-2
Contestualmente cambio nel Lecce Strefezza per Banda, ma modulo invariato (4-3-3 che in ripiegamento può diventare un 4-5-1).
75′ Ripartenza di Kaba, cross basso di Gallo, El Shaarawy prezioso in copertura su Almqvist….
76′ ammonito Sanchez x fallo su Gonzalez
77′ Kaba dai 25 metri, destro centrale, Rui Patricio sicuro in presa.

Fin qui vantaggio e pieno controllo della partita da parte del Lecce anche se si iniziano ad intravedere degli scricchiolii nello stanco centrocampo del Lecce tanto che Ramadani è costretto a placcare Dybala sulla ripartenza per la perdita del possesso palla ad opera di Kaba.
( Per inciso: Kaba che per un mancato intercetto nella metà campo del Lecce, comprensibile dopo 90 minuti e dal rientro da infortunio, consente poi alla Roma di sviluppare a dx l’azione che porta al raddoppio)

78′ triplo cambio Roma fuori El Shaarawy dentro Belotti, fuori Karsdorp (cdc) per Zalewski che si posizione a sinistra nel centrocampo a 3 con nuovo cambio modulo dal 3-4-1-2 la Roma passa al 3-3-1-3 e fuori Mancini (DC) per Kristensen (TD). Da notare che la Roma, a corto di DC si affidi ad un terzino DX per ricomporre una difesa a 3.
80′ cambio Lecce:
Piccoli per Kristovic e l’assetto tattico rimane ancora invariato, almeno fino a quando non si assiste al cambio di Almqvist con Touba e conseguente passaggio al 5-3-2.
Era stato tutto perfetto sino a questo punto con i cambi giusti (Gallo per Dorgu che era ammonito, Gonzalez per Rafia ormai stanco, idem Strefezza per Banda).
Va detto che malgrado il cambio modulo, rivelatosi poi sbagliato, accade anche che al minuto 85 il Lecce sfiora il raddoppio.
Grazie ad un errore di Zalewski, Strefezza si libera di Renato Sanches e giustamente (!) scarica un destro che va fuori di poco, giacchè Piccoli pur presente a centro area non accenna a divincolarsi da un evidente fuorigioco che avrebbe reso inutile un suo eventuale tocco a rete.

La domanda che mi pongo è questa:
Cosa ha spinto D’Aversa a variare così bruscamente un assetto tattico che stava producendo il vantaggio ed il controllo della partita? È evidente che in entrambi i moduli (4-3-3 e poi 5-3-2) in mezzo al campo vi fosse ugualmente parità numerica con la Roma, ma è ancor più evidente ad esempio che la palla persa da Zalewski e la conseguente azione di Strefezza avrebbe portato ad esiti diversi qualora a sinistra ci fosse stato l’esterno di ruolo lasciato in panchina per un difensore (Touba), penso ad esempio a Sansone che nel valzer delle sostituzioni poteva essere l’ultimo innesto tuttavia sacrificato in ragione di un inutile e dannoso rigurgito difensivista. Senza considerare poi che al di là del mancato 0-2 (chissà se l’auspicata presenza a sinistra di un esterno avrebbe prodotto esiti diversi nella circostanza), la squadra ha giocoforza abbassato il suo baricentro subendo anche il calo fisico di Kaba a centrocampo. Ed allora, perché sprecare il cambio Kristovic/Piccoli e non intervenire piuttosto a centrocampo con forze fresche per far rifiatare un buon Kaba (almeno fino al minuto 85)? Perchè Touba per Almqvist e non Sansone? È in questi 2 cambi che si è consumato l’impensabile, e per impensabile mi riferisco alla sconfitta maturata in 3 minuti e 15 secondi finali e non certo al pareggio che ci poteva stare visto che la Roma ai punti lo avrebbe anche meritato. Di fatto, pur meritandolo, gli è stato concesso per nostri improvvidi demeriti tattici, gli stessi che hanno subito dopo portato la Roma immeritatamente a vincere ed a farci sprofondare in un tremendo ed impensabile sconforto. Il solo D’Aversa ha questa sconfitta sulla coscienza !