La rabbia dei tifosi leccesi per la direzione di gara di Rosario Abisso nel corso di Lecce-Milan arriva fino al Parlamento. “Abbiamo assistito a una cosa assurda, eravamo in tanti allo stadio, all’Ettore Giardiniero, non è possibile che questa cosa passi, lo dico pure da presidente della Commissione Sport del Senato, non ci fermiamo qui”. A Roberto Marti, senatore leccese della Lega non va giù il boccone amaro del Var che ha negato dopo alcuni interminabili secondi di suspence il gol del 3-2 sul Milan prima concesso al giallorosso Piccoli.
Su tutte le furie gli onorevoli del Lecce Club Parlamento: “L’arbitro Rosario Abisso ha rovinato una favola bellissima che i giocatori giallorossi hanno costruito con merito e fatica”, dicono Erio Congedo di Fratelli d’Italia, il pentastellato Antonio Trevisi, senatore della Lega, Leonardo Donno (M5s), Andrea Caroppo (Fi), il dem Claudio Stefanazzi e il leghista Toti Di Mattina. Sono tutti d’accordo nel condannare il Var che ha annullato il gol di Piccoli. “Il giocatore del Lecce ha sempre guardato la palla e non si può pretendere che un attaccante possa avere anche due occhi dietro la schiena per evitare ogni minimo contatto con giocatori che si trovano alle sue spalle”. Congedo e gli altri fanno notare come poi “i giocatori del Milan non hanno protestato, essendo consapevoli che non c’era nessun fallo, ma semplicemente una normale azione di gioco”.
Marti guida la rivolta: “Non ci fermeremo, il Parlamento e i parlamentari devono fare chiarezza, mi muoverò come presidente della Commissione Sport. Abbiamo diritto e dovere di far luce su questo incredibile episodio, una cosa mai vista e – dice all’Adnkronos – nelle prossime ore vedrete le nostre iniziative. Io sono un rappresentante delle Istituzioni e stavo pure allo stadio, non posso tirarmi indietro”.
Benissimo era quello che tutti auspicavano. Ora procedano con una bella interrogazione parlamentare sull’utilizzo che viene fatto della tecnologia.
Bravi era ura, cu se pinnu provvedimente nei confronti de stu rumatu….
Era ura!