Il 19 gennaio 2020, durante la partita Lecce-Inter, S. V, 32 anni, ed E. S., 23 anni, entrambi di Lecce, si sono ritrovati al centro di un processo per episodi di violenza. La gara si concluse con un pareggio 1-1, ma in Curva Sud, dove si mescolavano tifosi delle due squadre, scoppiarono disordini che portarono a un’indagine e, successivamente, a un processo.
Durante il 72º minuto, Bastoni segnò portando gli ospiti in vantaggio, scatenando una lite tra tifosi. Le indagini della Digos portarono a accuse di lesioni aggravate, rapina aggravata e tentata rapina nei confronti di S.V., E.S. e altri. A. C., già condannato, era coinvolto, ma secondo il processo, non aveva concorso con i due giovani leccesi.
L’avvocato Giuseppe Milli, difensore dei due, ha dimostrato l’innocenza dei suoi assistiti durante il lungo dibattimento. Una perizia tecnica su un video amatoriale, l’unico elemento di prova, ha giocato un ruolo cruciale. Nonostante le testimonianze di poliziotti e steward presenti nello stadio, la perizia in favore degli imputati è rimasta intatta.
Le testimonianze delle presunte vittime non hanno confermato quanto evidenziato dal video. La strategia difensiva ha sottolineato le differenze tra le testimonianze e le immagini, consolidando ulteriormente l’innocenza dei due tifosi giallorossi.
Dopo quattro anni, durante i quali gli imputati hanno subito tre Daspo con obbligo di firma, senza possibilità di indennizzo o risarcimento, la sentenza ha portato all’assoluzione. L’avvocato Milli ha criticato la gogna mediatica subita dai suoi assistiti.
“Vederli in lacrime alla lettura della sentenza mi ripaga di tanto lavoro”, ha commentato il legale, sottolineando l’importanza di evitare giudizi affrettati. Ha concluso esprimendo il rammarico per le indagini non sufficientemente approfondite che hanno causato danni ai tifosi senza possibilità di difesa, sottolineando che solo a distanza di tempo e con grande sofferenza si è giunti alla giustizia. A riportarlo è LeccePrima.it.