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Consapevolezze e ciclo importante prima di Natale: il Lecce riaccende i motori

Un punto da raccogliere contro Roma e Milan. In molti avrebbero firmato per un magro ma onesto bottino nelle partite contro le due grandi seguite alla brutta sconfitta casalinga contro il Torino. Al fischio finale della gara pareggiata contro i rossoneri, con l’urlo del Via del Mare dopo il gol di Piccoli strozzato in gola, quel punto ha avuto un sapore amaro. Dalla rimonta subita a Roma con Azmoun e Lukaku in tre minuti ai poco meno di venti minuti in cui sul campo il Lecce ha ribaltato il Milan, restano dei segnali in comune, in senso positivo e negativo. La squadra di D’Aversa resta in partita con compattezza anche se si soffre e i cambi danno sempre imprevedibilità e nuovo smalto offensivo, qualcosa che l’anno passato raramente accadeva.

Dall’altra parte, il centrocampo ha dimostrato di soffrire le transizioni avversarie. L’allenatore richiede molto movimento senza palla in fase offensiva e tanti uomini sopra la linea della sfera. Ramadani, maratoneta giallorosso e uno dei ruba palloni della Serie A, ha cercato di tamponare con fisicità e volontà, ma il contributo delle mezzali titolari a volte è mancato quando si tratta di affrontare avversari più dotati tecnicamente. Ci sta, e fa parte della crescita soprattutto quando il progetto tecnico non è di certo basato sul gioco di rimessa.

La sosta ha permesso lavoro intenso per chi è rimasto in sede, mentre in molti hanno trovato continuità di gioco con le proprie nazionali. Fatta eccezione per Pongracic, in panchina nel suo rientro nella rosa della Croazia, tutti i calciatori della prima squadra hanno accumulato almeno 90’ di gioco in gare ufficiali. Chi per accedere agli Europei (Ramadani e Krstovic) o nelle qualificazioni Under 21 (Dorgu e Berisha) passando per il cammino verso i Mondiali 2026 iniziato in Africa (Banda e Rafia).

Acquisite consapevolezze e aspetti da migliorare dopo Roma e Milan, il campionato conoscerà un’altra fase. Lunedì, il Lecce affronterà il Verona in uno scontro diretto in cui arriva in vantaggio. Servirà voltare pagina e, come accaduto in altre occasioni in avvio (Salernitana e Genoa), la squadra dovrà imporre il proprio ritmo nelle fasi positive delle partite contro avversarie parigrado. Dopo gli scaligeri, il Lecce affronterà il sorprendente Bologna al Via del Mare (squadra con qualità offensiva quasi afferente alle big) per poi, l’11 e il 16 dicembre, giocare contro Empoli fuori e Frosinone nel Salento e avvicinarsi al Natale a San Siro con l’Inter. Guai a fare le tabelle, anche perché contro Roma e Milan in molti sulla carta speravano in un punto…

 

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